I "Grandi Romanzi" di Tutti i Tempi: Incipit Pagina 1 - 2 3 - 4- 5
"Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni lo aveva accompagnato un ragazzo, ma dopo quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che ormai il vecchio era decisamente e definitivamente salato, che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo li aveva ubbiditi andando in un'altra barca che prese tre bei pesci nella prima settimana. Era triste per il ragazzo veder arrivare ogni giorno il vecchio con la barca vuota e scendeva sempre ad aiutarlo a trasportare o le lenze addugliate o la gaffa e la fiocina e la vela serrata all'albero. La vela era rattoppata con sacchi da farina e quand'era serrata pareva la bandiera di una sconfitta perenne."
Il Vecchio e il Mare - Ernest Hemingway - 1952 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea." Il Signore degli Anelli - J.R.R. Tolkien -1954 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Un gruppo di uomini barbuti, vestiti di scuro sotto gli alti cappelli grigi, e di donne - alcune incappucciate, altre a testa nuda - era raccolto davanti a un edificio di legno, dalla massiccia porta di quercia tempestata di grossi chiodi di ferro.
I fondatori di una nuova colonia, qualunque sia l'ideale di giustizia e di felicità umana che li muove, sanno che uno dei loro primi compiti consiste nel destinare una zona del territorio al cimitero e un'altra alla costruzione di una prigione." La Lettera Scarlatta - Nathaniel Hawthorne - 1850 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 e non ne è mai più uscito. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni, sconnessi e tediosi, resi inutili da un senso di fatica inutile, di lavoro senza speranza: giorni e anni, tanti dei quali morti come foglie secche di un albero morto."
L'amico ritrovato - Fred Uhlman - 1971 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Lo Svedese. Negli anni della guerra, quando ero ancora alle elementari, questo era un nome magico nel nostro quartiere di Newark, anche per gli adulti della generazione successiva a quella del vecchio ghetto cittadino di Prince Street che non erano ancora così perfettamente americanizzati da restare a bocca aperta davanti alla bravura di un atleta del liceo. Era magico il nome, come l'eccezionalità del viso. Dei pochi studenti ebrei di pelle chiara presenti nel nostro liceo pubblico prevalentemente ebraico, nessuno aveva nulla che somigliasse anche lontanamente alla mascella quadrata e all'inespressiva maschera vichinga di questo biondino dagli occhi celesti spuntato nella nostra tribù con il nome di Seymour Irving Levov."
Pastorale Americana - Philip Roth - 1997 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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Capitolo Uno (dal quale, eccezionalmente, non si ricava nulla)
"Sull'Atlantico un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isòtere si comportavano a dovere. La temperatura dell'aria era in rapporto normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese più caldo come con quella del mese più freddo, e con l'oscillazione mensile aperiodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi della luna, di Venere, dell'anello di Saturno e molti altri importanti fenomeni si succedevano conforme alle previsioni degli annuari astronomici. Il vapore acqueo nell'aria aveva la tensione massima, e l'umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una frase che quantunque un po' antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata d'agosto dell'anno 1913." L'uomo senza qualità - Robert Musil - 1930/1942 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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" C'è una ragione perché sono
tornato in questo paese, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba.
Qui non ci sono nato, è quasi certo; dove son nato non lo so; non c'è da queste
parti una casa né un pezzo di terra né delle ossa ch'io possa dire " Ecco
cos'ero prima di nascere "
La luna e i falò - Cesare Pavese - 1950 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"In una giornata straordinariamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane, uscito dalla stanzetta che aveva in subaffitto nel vicolo di S., scese in istrada e lentamente, con l'aspetto di una persona indecisa, s'avviò verso il ponte di K."
Delitto e castigo - Fiodor Dostoevskij - 1866 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"A lungo, mi sono coricato di buonora. Qualche volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano così in fretta che non avevo il tempo di dire a me stesso: "Mi addormento". E, mezz'ora più tardi, il pensiero che era tempo di cercar sonno mi svegliava; volevo posare il libro che credevo di avere ancora fra le mani, e soffiare sul lume; mentre dormivo non avevo smesso di riflettere sulle cose che poco prima stavo leggendo, ma le riflessioni avevano preso una piega un po' particolare; mi sembrava d'essere io stesso quello di cui il libro si occupava: una chiesa, un quartetto, la rivalità di Francesco I e Carlo V."
Alla Ricerca del tempo perduto - Dalla parte di Swann - Marcel Proust - 1909 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Josef K. doveva essere stato oggetto di una calunnia, perché una mattina, senza aver fatto nulla di male, fu arrestato. La cuoca della signora Grunbach, l'affittacamere, che tutti i giorni verso le otto gli portava la colazione, quella mattina non si era fatta viva. Non era mai successo prima d'allora. K. aspettò ancora un momento; senza alzarsi dal letto poté vedere l'anziana signora che abitava di fronte che lo osservava con una curiosità in lei insolita; poi però, stupito e insieme affamato, suonò il campanello. Subito qualcuno bussò alla porta e un uomo, che egli non aveva mai visto prima in quella casa, entrò nella stanza."
Il Processo - Franz Kafka - 1925 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Gustav Aschenbach o von Aschenbach, come suonava ufficialmente il suo nome dal giorno del suo cinquantesimo compleanno, in un pomeriggio di primavera di quell'anno 19... che per mesi e mesi mostrò al nostro continente una faccia tanto bieca, era uscito dalla sua casa della Prinzregenstrasse in Monaco di Baviera per intraprendere una lunga passeggiata. Sovreccitato dal lavoro difficile e insidioso compiuto nelle ore antimeridiane, che esigeva proprio allora estrema sagacia, prudenza, sottigliezza e rigore della volontà, nemmeno dopo il pranzo di mezzogiorno lo scrittore aveva saputo arrestare l'impulso produttivo che gli vibrava dentro, quel motus animi continuus in cui consiste secondo Cicerone l'essenza dell'oratoria, e non era riuscito a trovare il sollievo del sonno, a lui tanto necessario nel corso della giornata contro il progressivo logoramento delle sue forze. Così, poco dopo il tè, aveva preso il largo nella speranza che l'aria e il moto l'avrebbero rimesso in sesto e gli avrebbero procurato una serata fruttuosa."
La morte a Venezia - Thomas Mann - 1912 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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"Marley era morto, tanto per cominciare. Non c'era dubbio su ciò: il suo atto di morte era firmato dal pastore, dal coadiutore, dall'uomo delle pompe funebri e dal capo dei piagnoni. L'aveva firmato anche Scrooge, ed il nome di Scrooge alla Borsa degli Scambi valeva per qualunque cosa a cui egli decidesse di metter mano."
Canto di Natale - Charles Dickens - 1843 Vai a: "I Grandi Scrittori e le loro Opere"
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