Anton Alexander von Werner (1843 - 1915) Il grande pittore tedesco, nato a Brandeburgo, cresciuto artisticamente fra Parigi e l'Italia e rientrato poi in Germania con il prestigioso incarico di Direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Monaco di Baviera è stato per la pittura ciò che Joseph Roth è stato per la letteratura, un grande interprete e narratore della fine dell'impero austroungarico, di un'epoca e di un sentire che testimonia un passaggio storico fondamentale per chi in quel contesto viveva. I Ritratti Militari, sua peculiarità, vivono di luce propria, evocano eventi storici ma anche momenti intimi, a testimoniare la dicotomia di un capo di stato o di un alto ufficiale che presiede alla firma di un atto storico e poco dopo deve assistere alla morte di un proprio compagno d'armi. Sono ritratti vibranti, dolenti, impregnati di onore e dolore, e con la loro incredibile nitidezza di dettagli ci restituiscono intatti i flashback di un impero in disfacimento. Nella seconda parte della Galleria trovate i suoi Ritratti, intensi, focalizzati sugli sguardi e sulle espressioni, a cogliere un attimo fuggente, un frammento di quotidianità. Nella terza parte della Galleria trovate le sue famose Allegorie, dipinte con tratto diverso, evocative, a volte leggiadre, libero riferimento ad un mondo arcaico e mitico. Nella quarta ed ultima parte della Galleria trovate invece le rappresentazioni di Amicizia, Amore, Felicità, Gioventù, Morte ed Arte, passaggi e stati d'animo universali, ritratti con tonalità solari ed incisive.