Chiesa di San Pietro in VincoliLa basilica è detta anche Eudossiana in quanto venne fatta ricostruire per volere di Eudossia, moglie dell'imperatore Valentiniano III. Secondo la tradizione l'imperatrice ricevette dalla madre le catene che tennero prigioniero San Pietro a Gerusalemme per donarle succesivamente a Leone Magno, il quale le accostò a quelle utilizzate per la prigionia di San Pietro nel Carcere Mamertino. Le catene appena si toccarono si fusero e diventarono tutt'una. Per ricordare il miracolo nel 442 d.C s'iniziarono i lavori sulla presistente basilica nata su una domus del III secolo.
|
|
Nel 1475 venne modificata sotto Sisto IV la facciata con portico a cinque arcate. (Baccio Pontelli o Meo del Caprino).
L'opera più prestigiosa custodita nella basilica è naturalmente il Mosè di Michelangelo, mausoleo di Giulio II.
L'interno è diviso in tre navate separate da dieci colonne di marmo per lato con capitello dorico e base ionica, mentre il soffitto della navata centrale, in legno a volta ribassata, venne elaborata da Francesco Fontana [1705] con affresco del miracolo delle catene di Giovanni Battista Parodi. [1706] A sinistra dell'ingresso è situato il monumento di Piero ed Antonio del Pollaiolo realizzato da Luigi Capponi nel 1498. Nella navata destra sul primo altare 'S.Agostino' del Guercino, nella seconda 'Liberazione di San Pietro', copia dal Domenichino. Nel transetto destro è collocato il Mausoleo di Giulio II, [c.1513] realizzato da Michelangelo, autore inoltre del celebre Mosè [c.1514] e delle statue di Lia e di Rachele situate entro le nicchie che furono in seguito ultimate da Raffaello da Montelupo. [1542-45] Ancora più a destra si entra nell'antisagrestia che accoglie l'originale 'Liberazione di S.Pietro' del Domenichino [1604] e 'S.Agostino' di Pier Francesco Mola. Nella sagrestia altare marmoreo quattrocentesco con rilievo raffigurante la Madonna col Bambino. Nella cappella a destra della tribuna 'Santa Margherita' del Guercino. Sotto l'altare maggiore, in cui è collocato il baldacchino realizzato da Virginio Vespignani nel 1876, è situata la 'Confessione', sempre da lui eseguita, che ospita due sportelli di bronzo dorato con scene di San Pietro attribuite al Caradosso, (1486), in cui si trova l'urna che custodisce le catene. Nella navata sinistra sul secondo altare 'S.Sebastiano barbuto', mosaico bizantino, [c.680] sul primo 'Cristo Deposto' di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio. A sinistra la tomba di Nicolò da Cusa [m.1464] con bassorilievo attribuito ad Andrea Bregno.
Also known as the Basilica Eudoxiana, it was first built in 432-440 to house the relic of the chains that bound Saint Peter when he was imprisoned in Jerusalem. According to legend, when the Empress Eudoxia (wife of Emperor Valentinian III) gifted the chains to Pope Leo I, while he compared them to the chains of St. Peter's final imprisonment in the Mamertine Prison in Rome, the two chains miraculously fused together. The chains are kept in a reliquary under the main altar in the basilica. The most important statue is Michelangelo's Moses, funeral monument of Pope Julius II.
L'opera più prestigiosa custodita nella basilica è naturalmente il Mosè di Michelangelo, mausoleo di Giulio II.
L'interno è diviso in tre navate separate da dieci colonne di marmo per lato con capitello dorico e base ionica, mentre il soffitto della navata centrale, in legno a volta ribassata, venne elaborata da Francesco Fontana [1705] con affresco del miracolo delle catene di Giovanni Battista Parodi. [1706] A sinistra dell'ingresso è situato il monumento di Piero ed Antonio del Pollaiolo realizzato da Luigi Capponi nel 1498. Nella navata destra sul primo altare 'S.Agostino' del Guercino, nella seconda 'Liberazione di San Pietro', copia dal Domenichino. Nel transetto destro è collocato il Mausoleo di Giulio II, [c.1513] realizzato da Michelangelo, autore inoltre del celebre Mosè [c.1514] e delle statue di Lia e di Rachele situate entro le nicchie che furono in seguito ultimate da Raffaello da Montelupo. [1542-45] Ancora più a destra si entra nell'antisagrestia che accoglie l'originale 'Liberazione di S.Pietro' del Domenichino [1604] e 'S.Agostino' di Pier Francesco Mola. Nella sagrestia altare marmoreo quattrocentesco con rilievo raffigurante la Madonna col Bambino. Nella cappella a destra della tribuna 'Santa Margherita' del Guercino. Sotto l'altare maggiore, in cui è collocato il baldacchino realizzato da Virginio Vespignani nel 1876, è situata la 'Confessione', sempre da lui eseguita, che ospita due sportelli di bronzo dorato con scene di San Pietro attribuite al Caradosso, (1486), in cui si trova l'urna che custodisce le catene. Nella navata sinistra sul secondo altare 'S.Sebastiano barbuto', mosaico bizantino, [c.680] sul primo 'Cristo Deposto' di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio. A sinistra la tomba di Nicolò da Cusa [m.1464] con bassorilievo attribuito ad Andrea Bregno.
Also known as the Basilica Eudoxiana, it was first built in 432-440 to house the relic of the chains that bound Saint Peter when he was imprisoned in Jerusalem. According to legend, when the Empress Eudoxia (wife of Emperor Valentinian III) gifted the chains to Pope Leo I, while he compared them to the chains of St. Peter's final imprisonment in the Mamertine Prison in Rome, the two chains miraculously fused together. The chains are kept in a reliquary under the main altar in the basilica. The most important statue is Michelangelo's Moses, funeral monument of Pope Julius II.