Tiziano Vecellio (1480 - 1576)
Scuderie del Quirinale, Roma - 5 Marzo 2013 - 16 Giugno 2013
Il grande maestro nato a Pieve di Cadore nel 1480 ha lasciato una vastissima produzione, oltre 500 dipinti, a testimonianza della sua instancabile attività, iniziata giovanissimo sotto la guida di Giovanni Bellini e proseguita con la collaborazione di Giorgione. La sua notorietà fra le famiglie nobili dell'epoca fu tale che molti di loro lo scelsero come ritrattista ufficiale, come pure fecero le famiglie reali di Francia e Spagna, fino al trasferimento a Roma e la collaborazione con Papa Paolo III. Grande innovatore introdusse la rivoluzione del colore tonale, aggiungendo strati di colore uno sull'altro fino ad ottenere il particolare risalto delle luci e delle ombre. Le grandi pale della Chiesa della Salute o della Chiesa dei Frari a Venezia, i lavori per Alfonso d'Este o per il Duca d'Urbino, unitamente ai quadri di soggetto religioso, a quelli allegorici e mitologici, o ai tanti ritratti fanno di Tiziano un grande esploratore dell'animo umano, reso in gesti eclatanti ed incisivi nei lavori più maturi, ma anche nascosto in uno sguardo o in un gesto nei dipinti più intimi, negli autoritratti e nelle raffigurazioni di gente comune, che spesso Tiziano ha scelto come soggetto per le sue tele.