I Grandi Aforismi di tutti i Tempi Pagina 1 - 2 - 3 - 4 - 5
"Goditi le piccole cose perché un giorno potresti voltarti indietro e realizzare che quelle erano le cose grandi."
Robert Brault
Robert Brault
Scrittore statunitense, nasce come sviluppatore di software e si dedica poi al giornalismo e alla creazione di un blog dove condividere pensieri e idee innovative.
"Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee… o le sue idee non valgono nulla… o non vale nulla lui."
Ezra Pound
Ezra Pound (1885 – 1972)
Grande sperimentatore di linguaggi e stili poetici Ezra Pound in gioventù scrisse poesie sperimentali, convinto come era che lo stile del verso dovesse essere in armonia con ciò che esprimeva e perciò libero dalle rime e dai rigidi canoni della poesia vittoriana. Durante gli Anni venti fu sostenitore di Mussolini e dopo la Guerra processato negli Stati Uniti per tradimento. Giudicato incapace di intendere e di volere fu internato in manicomio.
"Tutti pensano a cambiare l’umanità, ma nessuno pensa a cambiare se stesso."
Dopo un'infanzia segnata dalla prematura scomparsa dei genitori i giovane Lev all'Università fu affascinato dagli scritti di Jean Jacques Rousseau che lo ispirarono a lungo nella ricerca di una prosa che sposasse la verità, che si mantenesse sempre aderente agli eventi reali e alla condizione umana come si svolgevano in battaglia o sui campi che frequentò in prima persona per poter poi scrivere con cognizione di causa. Parallelamente a ciò in Tolstoj è presente un'inquietudine morale che lo spingerà ad approfondire i temi della cristianità e ad approfondire lo spessore psicologico dei suoi personaggi. I suoi capolavori letterari sono naturalmente "Guerra e pace e "Anna Karenina". Guerra e pace, capolavoro di equilibrio fra analisi sociale e dramma privato, presenta personaggi che fanno da portavoce ai grandi temi cari a Tolstoj, l'equilibrio sociale del mondo, la vita secondo natura, la bontà e la pace non come semplici valori ma come impegni quotidiani. Anna Karenina è un'opera più intima seppure accompagnata da una spietata analisi dell'alta società dell'epoca, i tormenti di Anna sono acuiti dal giudizio sociale e Tolstoj vuole sottolineare quanto tutto ciò sia ingiusto, amorale nel senso più completo del termine.
"La poesia server per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro e senza il quale è imprudente vivere."
Federico Garcia Lorca
Federico Garcia Lorca (1898-1936)
Esponente di spicco della vita intellettuale spagnola dei primi anni del secolo, Garcia Lorca frequenta in quel periodo artisti come Bunuel e Dalì dando vita al moviemnto della Generazione del '27. Commediografo, poeta, eclettico e prolifico riesce a mantenere intatta la sua vena artistica nonostante la difficoltà di vivere la propria omosessualità in quegli anni. Visse a lungo a New York, e poi in Sudamerica, per poi tornare in Spagna poco prima della Guerra Civile, durante la quale fu arrestato e giustiziato. La sua opera più complessa, composta nel periodo newyorkese è "Poeta e New York" ed esprime tutta l'inquietudine dell'animo umano e le crescenti difficoltà sociali derivanti da disuguaglianza e ingiustizia.
"Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta."
Blaise Pascal
Blaise Pascal (1623 – 1662)
Scienziato e fisico innovatore e brillante, Pascal nei suoi anni giovanili si dedicò allo studio dei fluidi e lavorò a lungo sulle teorie di Torricelli. Nel museo di Dresda è conservato un esemplare di Pascalina, un apparecchio da lui inventato capace di fare somme e sottrazioni, un primo modello di calcolatrice quindi.Dopo un incidente abbandonò la scienza per dedicarsi alla filosofia e alla scrittura di pensieri incentrati sul'uomo e il suo essere perennemente in bilico "fra l'infinito e il nulla" e sul suo bisogno di trovare a fede per dare un senso alla propria esistenza.
"Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere, prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio."
Samuel Beckett
Samuel Beckett (1906- 1989)
La motivazione al suo premio Noel per la letteratura dice così: "per la sua scrittura, che - nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma - nell'abbandono dell'uomo moderno acquista la sua altezza" ed esprime tutta la grandezza del drammaturgo irlandese autore di "Aspettando Godot". Massimo esponente del teatro dell'Assurdo Beckett soprattutto nella fase centrale della sua carriera ha espresso il senso di vuoto dell'individuo e ha, destrutturando il linguaggio, dato forma all'incomprensibile della realtà quotidiana e all'impossibilità dell'uomo di dar senso a ciò che senso non ha. I suoi romanzi più importanti sono "Molloy", "Malone muore" e "L'innominabile".
"In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato."
Bertrand Russell
Bertrand Russell (1872 – 1970)
Premio Nobel per la Letteratura nel 1950 Russell è stato anche un brillante matematico e filosofo. Proprio la sua mente matematica e logica ha indirizzato il suo pensiero filosofico verso una filosofia analitica, in cui solo il ragionamento lineare può condurre l'uomo alla conoscenza. Famosissima la sua metafora sul "tacchino induttivista" tesa a confutare la teoria dell'induttivismo che vorrebbe elevare a regola generale una serie di osservazioni particolari (e tesa quindi ad esaltare il metodo deduttivo). La metafora del tacchino è questa: il tacchino riceveva da mangiare ogni giorno alle nove e dopo tanti giorni di queste osservazioni arrivò all'inferenza induttiva che gli davano sempre da mangiare alle nove. Cosa che si rivelò proverbialmente falsa il giorno di Natale quando alle nove gli tirarono il collo.
"Certe persone - ed io sono di quelle - odiano il lieto fine. Ci sentiamo frodati, Il dolore è la norma."
Vladimir Nabokov
Vladimir Nabokov (1899 - 1977)
Talvolta un grande successo letterario può deformare la visione del suo autore: è sicuramente ciò che è successo a Nabokov, autore di quel "Lolita" poi portato sullo schermo da Kubrick che gli ha dato fama mondiale ma che ha anche ristretto i confini del suo valore di artista. fermo restando l'importanza culturale e sociale di Lolita, pesante analisi di una società, quella americana, e di un individuo, universale, allo sbando, altrettanto importante fu l'opera di Nabokov negli anni cosiddetti russi in cui pubblicò opere metaforiche e psicologiche. L'altra grande passione di Nabokov fu l'entomologia e nel 1940 ricevette il prestigioso incarico di catalogare l'intera collezione di farfalle dell'Università di Harvard.
"Il destino può mutare, la nostra natura mai."
Arthur Schopenhauer
Arthur Schopenhauer (1788 – 1860)
Pessimista, misantropo, poco incline alla socialità e grande studioso di ogni materia (dalla fisica all'anatomia, dalla matematica alla fisiologia) Schopenhauer è sicuramente uno dei filosofi più eclettici della storia. Capace di coniugare la filosofia di Platone con alcuni tratti dell'illuminismo e addirittura con le filosofie orientali, seppe formulare una visione estremamente pessimista della vita e delle aspettative umane, che sono destinate ad essere puntualmente frustrate e a generare quindi infelicità. Solo nell'ascetismo e nella rinuncia si può aspirare ad una qualche forma di appagamento. Il relativismo è un altro caposaldo della sua filosofia e deriva dall'interpretazione del mondo da parte dell'uomo, che è sempre vincolato alla propria volontà e al bisogno di soddisfare i propri bisogni che però una volta soddisfatti divengono insufficienti generando così un'infelicità costante.
"Amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui."
Albert Camus
Albert Camus (1913 - 1960)
Premio Nobel per la Letteratura nel 1957 Albert Camus ha saputo raccontare, insieme a Jean Paul Sartre di cui fu a lungo amico e collega prima di allontanarsi ideologicamente da lui, l'inquietudine esistenziale dell'uomo moderno, il suo tormento interiore, il suo disagio sociale e politico. All'impossibilità di relazionarsi con gli altri, al bisogno primario, costantemente frustrato, di un legame empatico fra esseri umani si può contrapporre solo la solidarietà sociale e l'impegno umanitario ("La peste" del suo più noto romanzo è chiaramente metafora del potere politico o del Male più universale) contro cui si deve lottare per dar senso all'esistenza.