La Solitudine Torna a "Romanzi e Poesie"
Dove si spinge la solitudine solo il vuoto lo sa.
Dove morde e mastica, e sputa, solo il dolore si avventura e va.
Quanto è sordo e muto e cieco quel silenzio ottuso che la accompagna quaggiù.
Quanto brucia quel fuoco implacabile che accerchia, e stringe, e soffoca ogni ora un granello di più.
Non ha pietà questa solitudine superba, sovrana, padrona.
Non perdona questo mostro dagli occhi neri che ti fissa e ti giudica, che ti condanna e ti giustizia.
Strappa la pelle, lacera le vesti, ruba i pensieri.
Cancella man mano ogni traccia di chi,
in un giorno distratto,
le ha aperto la porta senza sapere che
una compagna più aspra non c’è.
Dove morde e mastica, e sputa, solo il dolore si avventura e va.
Quanto è sordo e muto e cieco quel silenzio ottuso che la accompagna quaggiù.
Quanto brucia quel fuoco implacabile che accerchia, e stringe, e soffoca ogni ora un granello di più.
Non ha pietà questa solitudine superba, sovrana, padrona.
Non perdona questo mostro dagli occhi neri che ti fissa e ti giudica, che ti condanna e ti giustizia.
Strappa la pelle, lacera le vesti, ruba i pensieri.
Cancella man mano ogni traccia di chi,
in un giorno distratto,
le ha aperto la porta senza sapere che
una compagna più aspra non c’è.