Nato ad Ostenda e rimasto ancorato alla sua città da cui non si sposterà quasi mai Ensor è stato un genio anarchico, esponente di nessuna scuola o corrente, anche se è stato spesso citato come ispiratore ed anticipatore dell'Espressionismo e capace di far splendere di luce propria il tardo Impressionismo. Numerosi i simboli e le metafore ricorrenti nelle sue opere tra cui le Maschere, i Teschi, le Nature Morte, gli Autoritratti, gli Interni, i Paesaggi delle Fiandre e le Allegorie Religiose la cui espressione massima è la sua opera più famosa, esposta al Getty Musuem in California, "L'entrata di Cristo a Bruxelles", summa della sua visione del mondo e dalla pittura, con gli uomini ridotti a figurine grottesche e caotiche e il Cristo praticamente ignorato dalla folla. Ha usato il colore come forma espressiva ed estetica, non solo complemento ai soggetti ma soggetto esso stesso, primario, puro, potente e violento, provocatorio come la sua arte, geniale come il suo talento.
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