Aventino e Bocca della Verità |
Area residenziale con magnifiche volle private l'Aventino ospita anche alcune fra le più belle Chiese di Roma, prenotate per i matrimoni più esclusivi con anni di anticipo. Andiamo a conoscerne alcune e a visitare le più importanti zone archeologiche di quest'area. Cominciamo con la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin (Piazza della Bocca della verità) realizzata nel VI secolo nell'area dove sorgeva il mercato alimentare. Il campanile romanico ed il portico furono aggiunti nel XII Secolo. L'interno ha pavimenti a mosaici in stile cosmatesco, come pure il coro, il seggio episcopale e il baldacchino sopra l'altare maggiore. Una tra le attrattive maggiori della Chiesa si trova nel portico, ed è la Bocca della Verità, una maschera risalente al IV Secolo. La leggenda vuole che la bocca strappi a mano ai bugiardi che osano infilare la mano nella fessura, e da sempre i turisti affrontano lunghe code per misurarsi con l'impresa - compresa una memorabile Audrey Hepburn che accompagnata da Gregory Peck in "Vacanze Romane" si spaventa allo scherzo di lui che finge di aver peso la mano nella fessura della Bocca. E sempre a Piazza della Bocca della verità si trovano i Templi del Foro Boario, risalenti al II Secolo a.C. e splendidamente conservati dal momento che furono riconvertiti in Chiese durante il Medioevo. Il Tempio a forma rettangolare - etto anche tempio della Fortuna Virile - era dedicato a Portunus, protettore dei fiumi e dei porti, mentre l secondo, più piccolo, di forma circolare detto tempio di Vesta, era dedicato ad Ercole. Spostiamoci ora a Via del Velabro per ammirare l'Arco di Giano, risalente al tempo di Costantino, che sorge accanto al Foro Boario, vicino agli antichi moli della città dove oggi sorgono gli edifici dell'anagrafe di Roma. Sulle chiavi di volta dei quattro archi sono raffigurate le dee Roma, Giunone, Cerere e Minerva. E sempre a Via del Velabro sorge la Chiesa di San Giorgio al Velabro, divenuta purtroppo famosa nei primi Anni Novanta per un attentato terroristico che ne distrusse il portico e il timpano, risparmiando il campanile. Sorge sotto il livello del Tevere e per questo la basilica, risalente al VII Secolo è stata più volte invasa dall'acqua ma conserva ancora dei bellissimi affreschi dorati nell'abside, opera forse di Pietro Cavallini (1295). In Via di San Teodoro sorgono la Chiesa di Santa Anastasia e la Chiesa di San Teodoro, del VI Secolo, dedicata al culto ortodosso, aperta solo il lunedì pomeriggio purtroppo, dove poter ammirare i mosaici dell'abside del IV Secolo e la cupola in stile rinascimentale fiorentino del 1454 IL cortile fu progettato da carlo Fontana nel 1705. E a Piazza della Consolazione, proprio ai piedi della Rupe Tarpea dove venivano eseguite le esecuzioni, sorge la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, costruita nel 1470 nel luogo dove nel 1385 Giordanello degli Alberini, un nobile condannato, fece disporre un'immagine della Madonna a consolazione di chi veniva giustiziato. Nel presbiterio si trova la famosa Vergine Maria di Antoniazzo Romano. La tappa successiva è in via di San Giovanni Decollato per visitare la Chiesa di San Giovanni Decollato, edificata nel 1490 per volere di papa Innocenzo VIII e gestita in quegli anni da una confraternita fiorentina i cui membri, con abiti neri e cappucci, cercavano di far pentire i condannati a morte prima di dar loro sepoltura nel chiostro, dove ci sono ancora sette botole (una per le donne) dove venivano fatti passare i corpi. L'opera più importane all'interno della Chiesa è la tavola di Giorgio Vasari, Decollazione di san Giovanni (1553) posta sopra l'altare ma vanta anche un oratorio decorato con affreschi che illustrano la vita di San Giovanni Battista, opera di artisti fiorentini fra cui Francesco Salviati. Sempre in questa zona non mancate una visita a Piazza Cavalieri di Malta, progettata da Piranesi nel 1765 con obelischi e trofei militari. Al numero civico 3 si trova la sede del Priorato dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, con il più che noto buco della serratura attraverso cui si vede perfettamente la Basilica di San Pietro. Purtroppo la Chiesa di Santa Maria del Priorato, decorata dal piranesi, non è aperta al pubblico, ma sempre sulla piazza si affaccia la Chiesa benedettina di Sant'Anselmo, dove ogni domenica mattina alle 9.30 vengono eseguiti i canti gregoriani. La zona circostante è ricca di altre magnifiche Chiese , tra cui la Chiesa di Santa Sabina (Piazza Pietro d'Illiria) fondata nel 422 d.C. da Pietro d'Illiria con vetrate del IX Secolo, colonne corinzie e archi decorati in marmo mentre sul portale si trova un'iscrizione azzurro e oro a mosaico del V secolo e la Chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio (piazza Sant'Alessio) dedicata a due fra i primi martiri cristiani i cui resti vengono conservati sotto l'altare. Narra la leggenda che Alessio, figlio di un senatore romano partì per l'Oriente per evitare un matrimonio sgradito e tornato a Roma in miseria morì sui gradini della sua vecchia casa. La facciata a cinque archi è del XVIII secolo mentre il campanile del 1300 è in stile romanico e il pavimento è in stile cosmatesco. E sempre su Piazza Pietro d'Illiria si trova il Giardino degli Aranci, da cui si gode di una spettacolare vista sulla città. Un monumento sicuramente diverso da tutti gli altri è la Piramide di Caio Cestio (Piazzale Ostiense). Caio Cestio, magistrato romano morto nel 12 a.C. è sepolto in questa tomba a forma piramidale, in marmo bianco, costruita in soli 330 giorni. Spostiamoci ora a Via di San Saba per ammirare la Chiesa di San Saba sorta inizialmente come oratorio nel VII secolo e trasformata in Chiesa nel X secolo. Gli intarsi in marmo del portale, i pavimenti e i resti del coro sono tutte opere cosmatesche del XIII secolo mentre in una navata interna si trovano tracce di un affresco dedicato alla vita di San Nicola di Bari. E finiamo la visita della zona con l'area archeologica del Circo Massimo ( Via del Circo Massimo), il più grande stadio dell'antica Roma ci cui però sono rimasti ben poche tracce. Fu utilizzato dal IV Secolo fino al 549 e poteva ospitare fino a 250.000 spettatori. Gli obelischi che ornavano il Circo Massimo, fatti erigere uno da Augusto nel 10 a.C per decorare il palco imperiale e l'altro da Costantino II nel IV secolo sono o oggi a Piazza del Popolo il primo e a piazza San Giovanni in Laterano il secondo. proprio di fronte si trova il Monumento a Mazzini, opera monumentale con alla base figure allegoriche. e Nel mese di Maggio alle spalle del Monumento non perdete la visita al Roseto Comunale, eccezionalmente aperto al pubblico per la mostra delle rose provenienti da tutto il mondo.
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