Normandia
Itinerario 3 - Calvados
Oggi proseguiamo la nostra conoscenza del Calvados e della Cotè Fleurie andando a visitare HONFLEUR, quella che le guide descrivono come la più bella delle cittadine della Cote Fleurie, e che siamo curiosi di paragonare alle già bellissime Villers sur Mer e Deauville.
Ad un paio di chilometri da Honfleur per chi è appassionato di farfalle vi segnaliamo Naturospace, un piccolo ambiente naturale dove migliaia di farfalle tropicali volano libere in un habitat perfettamente ricostruito per permettere loro di vivere alle temperature, e umidità, dei loro paesi d’origine. Il contrasto fra l’aria fresca e asciutta fuori e la serra è notevole, ma vale la pena sudare un po’ per ritrovarsi circondati dalle coloratissime ali di queste farfalle rare. Eccoci infine ad Honfleur.
L’origine del nome è quantomeno singolare: gli invasori Normanni nel IX secolo la chiamarono Fjord (fiordo) per la sua posizione geografica e gli indigeni invece di tradurre questa parola la pronunciarono per assonanza Fleur. Questa pittoresca cittadina si trova alla foce della Senna e il vecchio porto di Vieux Bassin è il cuore pulsante e vitale di ogni attività. L’insenatura a stretta U che lo compone è disseminata di ristoranti e negozi e pranzare o cenare a bordo acqua è davvero suggestivo. Ci tratteniamo a lungo sul molo anche perché lo spettacolo delle barche a vela che escono in mare aperto attraverso un ponte mobile non si può perdere, alcune sono in stile antico e davvero splendide. Da qui ci spostiamo poi nel centro città, l’Enclos, dove la prima cosa che salta agli occhi è il gran numero di gallerie d’arte, tutte sofisticate ed eleganti, dove i soggetti marini, astratti come figurativi, la fanno da padrone. Naturalmente non mancano le deliziose enoteche in legno dove trovare i prodotti tipici della zona, “Pays d’Auge”, che sono naturalmente il Calvados e il Pommeau, liquori a base di mele, il Sidro, leggermente frizzante, , e il Poireé a base di pera. Attraverso le stradine costeggiate dalle caratteristiche case a graticcio di vari colori arriviamo alla Piazza che accoglie la Eglise di Sainte Catherine, magnifica chiesa dalla struttura in legno. La caratteristica della Chiesa è quella di essere stata costruita dai carpentieri navali della zona dopo che la precedente Chiesa era stata distrutta durante la Guerra dei Cent’anni e per questo ha un soffitto a volta che ricorda lo scafo rovesciato di una nave, oltre a due bellissime navate gemelle. Nella stessa piazza, di fronte alla Eglise si trova il campanile Clocher Sainte Catherine con il Museo Storico. Un altro Museo interessante è Le Maison Satie, dedicato al famoso musicista Erik Satie, allestito nella sua casa natale, con creazioni originali e surreali. Nella zona del porto invece si trova il Museé d’Ethnographie et d’Art Populaire Normand, dove sono ricostruite scene di vita dei negozi e delle abitazioni di Honfleur dal XVI al XIX secolo. Un ultimo consiglio riguarda la vista sulla città e sul porto dall’alto, dalla Chappelle Notre -Dame de Grace, costruita nel 1600 che sorge sulla collina Plateau de Grace, a circa 100 metri di altezza. Completamente conquistati da questo gioiello di cittadina ce ne stacchiamo a malincuore e percorriamo la Rue du Cidre con magnifici alberi di mele fino ad arrivare a BEUVRON-EN-AUGE, un microscopico borgo inserito nella lista dei Village Sauvegardé per la cura con cui si è mantenuto uno spirito fuori dal tempo. Praticamente sviluppato in un’unica piazza dove si concentrano antiche case coloratissime e negozi tipici, oltre che gallerie d’arte, ha davvero l’aspetto di un paesino d’altri tempi e alcuni commercianti indossano addirittura costumi d’epoca facendoci sentire nella Normandia dei secoli scorsi. Subito fuori dal paese ci sono magnifici sentieri che costeggiano i canali ed è qui che concludiamo la giornata con i raggi del sole che lentamente scendono dietro l’orizzonte quando è ormai tarda sera. . |
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