Gianicolo |
Colle panoramico per eccellenza - la vista ella città dal balcone del Gianicolo offre scorci magnifici della città sia di giorno sia di sera, è stato anche uno tra i punti più strategici per la difesa della città e infatti Garibaldi da qui, nel 1849, fronteggiò e truppe francesi. Ecco il perchè delle numerose statue dedicate al generale, alla moglie e ai suoi ufficiali. Dal Gianicolo ogni giorno a mezzogiorno un cannone esplode un colpo a salve , una tradizione che si rinnova anche se ormai il rumore del traffico fa sì che difficilmente si possa sentire a grande distanza. Iniziamo col visitare Palazzo Corsini e la Galleria Nazionale d'Arte Antica (Via della Lungara) Costruito su ordine del Cardinal Domenico Riario alla fine del Xv secolo ha visto passare nelle sue stanze Bramante, Michalenagelo, Erasmo da Rotterdam e la Regina Caterina di Svezia che morì qui nel 1689. Ricostruito nel 1736 da Ferdinando Fuga per il cardinal Neri Corsini con una facciata che potesse essere vista anche di scorcio vista il poco spazio a disposizione su via della Lungara. la Galleria d'Arte Antica che è ospitata nel palazzo conserva opere di Rubens, Van Dyck, Murillo, Caravaggio, Guido Reni oltre ad un trittico del beato angelico ed è anche sede dell'Accademia dei Lincei. E a pochi passi da Via della Lungara si trova Porta Settimiana (fra Via della Scala e Via della Lungara) realizzata nel 1498 da papa Alessandro VI Borgia. Un'attrattiva per chi è appassionato di botanica e di natura è sicuramente l'Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia) con piante esotiche, collezioni di orchidee, rose provenienti da tutto i mondo e in totale qualcosa come 7000 specie di piante. Fino al 1883 l'Orto Botanico era parte di Palazzo Corsini ma poi fu acquistato dall'Università di Roma che si occupa anche di catalogare e studiare i vari esemplari. Come dicevamo all'inizio Garibaldi affrontò i francesi dal colle Gianicolo nel 1849 e pur in inferiorità numerica resistette a lungo prima di capitolare e il Monumento a Garibaldi (Piazzale Giuseppe Garibaldi) è un omaggio a lui e ai suoi uomini eretto nel 1895 da Emilio Gallori. Intorno al basamento si trovano quattro sculture minori in bronzo con scene di battaglia e la celebre frase "O Roma o morte". E sempre sul colle si trovano il grande Faro Manfredi, costruito nel 1911 e dono degli italiani emigrati in Argentina e il Monumento ad Anita Garibaldi opera di Maro Rutelli nel 1932 che ospita le spoglie della moglie brasiliana del generale. A Piazza Sant'Onofrio sorge la Chiesa di Sant'Onofrio il cui portico fu affrescato all'inizio del XVII secolo da Domenichino. Vicino alla Chiesa si trova il Museo Torquato Tasso, che morì in una della celle del convento nel 1595. Spostiamoci ora a Piazza San Pietro in Montorio e visitiamo la Chiesa di San Pietro in Montorio fondata nel medioevo per ordine di Ferdinando ed Isabella di Spagna nel luogo dove si pensa sia stato crocifisso San Pietro. Nell'abside era custodite la Trasfigurazione di Raffaello oggi alla Pinacoteca vaticana. Le cappelle ai furono decorate da allievi di Michelangelo e la pala d'altare è opera di Daniele da Volterra. Ai lati della'altare vi sono due cappelle,quella a destra fu realizzata da Giorgio Vasari mentre nella prima cappella a destra ella Chiesa si trovala Flagellazione di Sebastiano del Piombo.Nella seconda cappella a sinistra si trovano opere del Bernini e dei suoi allievi. E a proposito di grandi artisti a Via Garibaldi si trova il Tempietto, realizzato da Bramante nel 1502, a forma circolare per ricordare le cappelle dedicate al culto dei martiri cristiani, le martyria. Le sedici colonne sono in ordine dorico e sopra alle colonne si trova un fregio classico e una balaustra. E sempre a Via Garibaldi si trova la Fontana Paola, una monumentale fontana costruita per celebrare nel 1612 la riapertura dell'acquedotto costruito da Traiano nel 109 d.C. In origine il progetto prevedeva solo cinque piccole vasche ma nel 1690 Carlo Fontana aggiunse la grande fontana che oggi la caratterizza. E concludiamo la visita del Gianicolo con Villa Farnesina (via della Lungara) commissionata dal banchiere senese Agostino Chigi a Baldassarre Peruzzi nel 1508. Gli interni furono negli anni seguenti affrescati da Sebastiano del Piombo, Raffaello e i suoi allievi. Nel 1577 la villa fu acquistata dal cardinale Alessandro Farnese che le diede il suo nome. Sulla facciata nord si apre la Loggia di Cupido e Psiche, affrescata con figure femminili, una della quali raffigura l'amante di Agostino Chgi, la cortigiana Imperia, affaccia su un giardino in stile classico, la Sala di Galatea, opera di Raffaello, è decorata con scene che illustrano la posizione degli astri. E sempre nella Sala di Galatea si trovano degli affreschi di Baldassarre Peruzzi raffiguranti Perseo che decapita Medusa. Nel Salone delle Prospettive si trovano degli affreschi, sempre opera di Peruzzi che creano un'illusione ottica, dando l'impressione di guardare la città attraverso un colonnato.
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