José Saramago (1922 - 2010)
Il Premio Nobel per la Letteratura, conquistato nel 1998, corona l'opera e l'impegno sociale di uo dei più importanti liberi pensatori oltre che straordinario romanziere del XXI secolo. "Penso che la società di oggi abbia bisogno di filosofia. Filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che può anche non avere un obiettivo concreto, come la scienza, che avanza per raggiungere nuovi obiettivi. Ci manca riflessione, abbiamo bisogno del lavoro di pensare, e mi sembra che, senza idee, non andiamo da nessuna parte". Questa frase che Saramago pubblicò sul suo blog pochi giorni prima della sua morte può essere considerato il suo testamento intellettuale, e rispecchia il profondo spirito critico verso la società che Saramago ha espresso nelle sue opere più note, mettendo in luce le contraddizioni morali della democrazia occidentale elo smarrimento psicologico dell'essere umano. La vita del giovane Saramago non fu facile, segnata dalla povertà della famiglia e dai numerosi e svariati lavori che fu costretto a fare dopo aver abbandonato gli studi per problemi economici. Negli anni Sessanta riuscì finalmente ad entrare nel mondo dell'editoria come critico letterario e di lì a poco pubblicò la sua prima opera in versi. Sempre di quegli anni è la sua iscrizione al partito Comunista Portoghese, in contrapposizione con il regime dittatoriale di Salazar. Estremamente critico fu anche verso la religione - una delle sue ultmie opere "Caino" è un profondo j'accuse verso la Bibbia - tant'è che per la sua opposizione con la Chiesa portoghese lasciò il suo paese di origine per trasferirsi alle Canarie. Due i testi che hanno dato fama a livello internazionale a Saramago, "Storia dell'assedio di Lisbona" e "Cecità" una potente metafora su ciò che attende la società contemporanea, una cecità improvvisa appunto, che colpisce quando le coscienze si appannano, quando il pensiero si fa debole, quando si perde di vista la centralità dell'uomo come essere morale ed etico. Lo stile narrativo di Saramago è unico e originale, l'uso della punteggiatura libero e anarchico, con periodi lunghissimi in cui si trova la forma espressiva personale e vulcanica di uno scrittore capace di raccontare con uguale intensità l'amore, la politica, la religione e la fantasia. Una curiosità: quando Saramago era un giovane scrittore propose a svariate case editrici una sua opera. Fu rifiutata da tutti e da allora lui si rifiutò di riproporla, anche dopo il grande successo ottenuto. Solo nel 2011, postuma, è stata pubblicata con il titolo di "Lucernario" edita in Italia dal 2012. Qui di seguito alcune delle opere principali di José Saramago.
Terra do pecado - 1947
Le poesie possibili - 1966 Manuale di pittura e calligrafia - 1977 Una terra chiamata Alentejo - 1980 Memoriale del convento - 1982 L'anno della morte di Ricardo Reis - 1984 Zattera di pietra - 1986 Storia dell'assedio di Lisbona - 1989 ll Vangelo secondo Gesù - 1991 Cecità - 1995 Tutti i nomi - 1997 La caverna - 2001 Le piccole memorie - 2006 Caino - 2009 Lucernario - 2011 |