Bretagna
Itinerario 5 - Finistere
Stamattina partiamo da QUIMPERLE , delizioso borgo che si visita in pochi minuti ma che vale la pena attraversare per gustare l’atmosfera rilassata e semplice e dove gustare un buon croissant in uno dei tanti locali del centro.
L’itinerario prosegue in un quello che definire culla dell’arte è davvero poco, siamo infatti a PONT AVEN. Qui Paul Gauguin soggiornò a lungo a dipinse i suoi capolavori. Sempre in questa zona intorno al 1880 si cominciò ad animare una nuova corrente pittorica, il Sintetismo, che rispetto all’Impressionismo accentua i tratti astratti dei soggetti e che darà poi origine al Simbolismo. Principale esponente di questa corrente fu Emile Bernard che diede vita alla Scuola di Pont Aven. Il legame con l’arte di questa deliziosa cittadina è del resto evidente fin dall’arrivo, dato che le gallerie d’arte sono numerosissime, di ogni stile. Non si può fare a meno di entrare a conoscere realtà pittoriche contemporanee e magari fare uno shopping decisamente diverso dal solito.
La magia del lungo fiume , l’Aven, ritratto da Gauguin in vari quadri ( tra questi “Il Bagno di fronte al porto di Pont-Aven”) si può viverla percorrendo il lungo fiume, dove si trovano ben due mulini ad acqua, ( di cui uno inserito in un delizioso albergo ristorante dove chi è amante della cucina francese non potrà rinunciare al menù degustazione) fino al porto dove le barche si lasciano cullare dolcemente dal ritmo del fiume. Dalla parte opposta al porto, dopo aver riattraversato il centro del paese, si snoda la Promenade Xavier Grall, sempre lungo il fiume, inoltrandosi nella vegetazione ricca di fiori colorati e attraversando dei deliziosi ponticelli. Sembra di precipitare in pieno 800, sembra di avere davanti agli occhi i quadri impressionisti, e si gode di una armonia e di una serenità quasi irreali. E’ davvero a fatica che ci allontaniamo da Pont Aven e non fatichiamo a comprendere la scelta fatta da tanti artisti, anche americani, di trasferirsi in questi luoghi senza tempo. La nostra destinazione successiva è Quimper, ma prima facciamo una deviazione per andare a visitare PORT MANECH, un delizioso piccolo borgo con piccole spiagge tranquille immerse in una vegetazione rigogliosa che nasconde magnifiche ville, alcune con i caratteristici tetti in paglia che contribuiscono a dare a questo angolo di paradiso un’aria primitiva e selvaggia. Il silenzio che regna è meraviglioso e le piccole barche a remi che escono da uno dei porticcioli sono deliziose. Per una vacanza stanziale è sicuramente uno dei borghi più indicati, spiagge magnifiche, lontano dal clamore e immerso in un contesto architettonico molto elegante. Ci mettiamo in marcia per QUIMPER ( dal bretone kemperche significa confluenza e infatti sorge alla confluenza deifiumi Steir e Odet) che la leggenda vuole essere la cittadina più antica della Bretagna. Qui l’atmosfera è decisamente diversa, la capitale del Finistere è una cittadina piuttosto grande, animata e vivace. Il modo migliore per visitarla è partendo dalle banchine del fiume Odet per poi addentrarsi nel centro storico con le sue stradine acciottolate e le case in legno. Vi consigliamo di percorrere la Rue Keron, la Place au Beurre e di raggiungere poi la Cattedrale di Saint Corentin, di stile gotico, con due campanili e la navata leggermente deviata rispetto all’asse della pianta. Le vetrate sono luminosissime e i giochi di colori regalati dal sole che filtra lasciano senza fiato. Uscendo dal centro storico si può percorrere la Promenade du Mont Frugy, un’altura alle spalle della città che permette di goderne la vista nella sua interezza. Per chi poi è amante delle maioliche Quimper è un’imperdibile tappa e si può visitare anche una fabbrica di terracotta. Noi riprendiamo la nostra strada e ci avviamo verso Pointe Du Raz, uno tra i luoghi più famosi e visitati della Bretagna, ma visto che lungo la strada che dobbiamo percorrere passeremo vicino a DOUARNENEZ ci fermiamo a visitarla e restiamo affascinati dalle bellissime spiagge, definite dalle guide “fra le più belle della zona” e che effettivamente valgono una bella passeggiata. Man mano che ci avviciniamo a POINTE DU RAZ le macchine si incolonnano e capiamo dalla vastità dei parcheggi quanto questo luogo sia frequentato. Del resto è inserito nella lista dei “Grand Site de France” ed è anche Site Protegee perché la flora e la fauna che si trovano in questo selvaggio lembo di terra sono davvero rari, oltre che bellissimi e negli anni i tanti visitatori avevano messo in pericolo numerose specie, ma oggi i sentieri si snodano fra ginestre e cespugli di erica regalando un contrasto straordinario fra il blu dell’Oceano e i colori dei fiori appunto. Considerato come il punto più occidentale della Bretagna( anche se geograficamente il primato spetterebbe a Pointe de Corsen) è un promontorio che si allunga nel Mer d’iroise composto da due punte rocciose. Si possono raggiungere gli scogli più estremi sia attraverso un sentiero diretto, che si percorre in circa dieci minuti sia con un sentiero che costeggia tutta la scogliera che è decisamente più lungo ma decisamente più affascinante. Da qui si gode lo spettacolo unico della Baie des Trepasses, affascinante quanto spaventosa quando il mare è in tempesta. Questo panorama selvaggio e primitivo ha ispirato grandissimi autori che ne hanno scritto in passato, come Flaubert e Victor Hugo. Una volta giunti sulla punta le onde si fanno sentire e lo sguardo si fissa sull’Ile de Sein dove svetta il faro forse più noto della Bretagna, il Phare du Ar Men. Nell’immaginario i fari sono sferzati da onde in piena burrasca mentre oggi solo qualche leggera onda si infrange sugli scogli, ma il vento è comunque fortissimo e la sensazione di essere in uno degli angoli più selvaggi dell’Europa non ci abbandona mai. Ogni sguardo cattura un panorama che non si può fare a meno di riprendere o di fotografare e negli occhi rimane impressa la luce spettacolare del sole che lentamente scende sull’orizzonte. Prima di ripartire ci tratteniamo nel centro accoglienza , moderno e funzionale, dove oltre ad un piccolo museo di reperti oceanografici si può assistere alla proiezione di un breve filmato dedicato a Pointe du Raz. Quest’altra bellissima giornata si conclude qui e davvero non potremmo chiedere di più. La nostra permanenza nel Finistere è stata un’esperienza bellissima. Come ho già detto avremmo voluto poter passare almeno un giorno sull’Ile d’Ouessant, ma ci sono altri luoghi che avremmo voluto poter visitare e ve li segnaliamo. Sicuramente avremmo voluto addentrarci nel PARC NATUREL REGIONAL D’ARMORIQUE con i Monti di Arreè che consentono escursioni naturalistiche che ci hanno detto essere davvero interessanti. Poi visitare con maggior calma BREST, dove siamo stati solo di passaggio ma che ci è sembrata davvero molto bella, moderna, funzionale, con un bellissimo porto turistico, il Port de Plaisence du Moulin Blanc, dove siamo stati solo per pochi minuti che sono però bastati a farci venir voglia di tornare, e con quello che è il più grande Museo Oceanografico d’Europa, Oceanopolis, dove trascorrere almeno una giornata. Avremmo infine voluto spingerci fino a MORLAIX, città medievale, ma abbiamo preferito visitare qualche luogo di meno e trattenerci là dove ci sentivamo rapiti da un tramonto o da un’onda impetuosa. |
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