Vaticano: San Pietro, Musei Vaticani, Castel Sant'Angelo Torna a "I Quartieri di Roma"
La zona intorno a San Pietro è sicuramente il centro cattolico più importante al mondo, meta di pellegrini in ogni epoca. Naturalmente anche da un punto di vista architettonico ed artistico il quartiere del Vaticano offre gioielli di impareggiabile interesse che vale la pena visitare. Ma cominciamo con quello che è considerato universalmente il simbolo della cristianità e cioè San Pietro. Arrivando da Via della Conciliazione ci si trova davanti la magnifica Piazza San Pietro con il Colonnato simmetrico progettato da Bernini che fa da corona alla monumentale Basilica. Sempre sulla piazza si trovano le due fontane, dette Fontana Antica e Fontana Gemella visto che la prima era già presente quando Bernini si occupò della progettazione della piazza e l'altra fu costruita proprio per mantenere la simmetria dell'emiciclo. Al centro della Piazza si trova il grande Obelisco, eretto nel 1586 e per la cui costruzione furono usati 150 cavalli e 47 argani. La storia della Basilica è antichissima: nel II secolo venne eretto un santuario sulla tomba di San Pietro, ma fu solo nel 349 d.C. che vi fu eretta una basilica per ordine di Costantino. Nel 1506 papa Giulio II ne fece iniziare la ricostruzione che durò più di un secolo. La facciata, opera di Carlo Maderno, fu terminata nel 1614 e la Chiesa consacrata nel 1626. Il grande Portale è quello che antica basilica e fu realizzato nel Antonio Verulino, il Filarete, nel 1445. E' composto da due battenti in bronzo e fu commissionato da Papa Eugenio IV. Vi sono rappresentate scene di vita di Cristo, immagini della Madonna e il martirio di San Pietro e San Paolo oltre ad alcune scene mitologiche non legate alla cristianità. I numeri della Basilica danno subito la misura dell'immensità del luogo, visto che la Chiesa è lunga 187 metri, ha 11 cappelle e 45 altari. Le due navate laterali sono lunghe 76 metri e terminano entrambe sotto la Cupola progettata da Michelangelo, alta oltre 132 metri e decorata da mosaici su cartone del Cavalier d'Arpino (1605). Le opere d'arte presenti all'interno di San Pietro sono innumerevoli, ma cerchiamo di menzionare almeno le più importanti, partendo dall'ingresso. Dopo aver oltrepassato l'atrio progettato da Carlo Maderno inoltriamoci sul lato sinistro della Basilica dove incontriamo il Monumento Funebre di Maria Sobieski, moglie di Giacomo Stuart, opera di Filippo Barigioni. Fra la prima e la seconda cappella si trova il Monumento agli Stuart opera di Canova. Poco più avanti, sotto la volta dell'abside, si trova il Monumento a Leone XI realizzato da Alessandro Algardi nel 1650 in onore di Leone XI che fu papa per solo 27 giorni. Proseguiamo ed arriviamo ad ammirare il Monumento a Papa Alessandro VII realizzato da Bernini nel 1678. Quella che fu l'ultima opera del geniale artista rappresenta il Papa circondato dalle figure della Verità, della Giustizia, della Carità e della Prudenza. Nel transetto, all'altezza della cappella del coro si trova poi il Monumento a Innocenzo VIII, opera del Pollaiolo (1498). Siamo così giunti al Baldacchino di Bernini, realizzato in bronzo in stile barocco con colonne ritorte alte 20 metri. Fu commissionato da Papa Urbano VIII e terminato nel 1624. Alla base della colonne su trova lo stemma di Urbano VIII con le Chiavi del Regno dei Cieli. Poco dietro al baldacchino vi è anche il Monumento ad Urbano VIII, sempre di Bernini. Al centro del Baldacchino si trova l'altare Maggiore, detto anche l'Altare Papale visto che solo il Papa può celebrare messa da questo altare. Fu realizzato durante il papato di Clemente VIII con una lastra di marmo proveniente dal Foro di Nerva. Affaccia sulla "Confessio", cripta dove è sepolto il corpo di San Pietro. Alzando lo sguardo , sopra al baldacchino e all'altare si trova la Cattedra di San Pietro, una finestra in vetro colorato con al centro una colomba fra angeli, nuvole e raggi di luce. Le due Cupole Minori che potete ammirare ai lati del Transetto sono opera del Vignola. Dopo il transetto potete ammirare il Monumento a Clemente XIII del Canova. La IV cappella a destra, detta Cappella del Sacramento, ha il cancello del Borromini, il ciborio del Bernini e la pala d'altare di Pietro da Cortona. Sempre sul lato destro della Chiesa si trova il Tabernacolo, opera di Bernini, realizzato in bronzo con la forma di un tempio. E nella prima cappella a destra accanto all'entrata si trova la Pietà di Michelangelo scolpita dal grande artista a soli 25 anni nel 1499 su commissione di Jean de Bilheres de Lagraulas, legato di Carlo VIII. Nella navata centrale si trova la Statua di San Pietro, opera di Arnolfo di Cambio, il cui piede viene tradizionalmente toccato dai fedeli ed è per questo molto consumato. E avviandovi all'uscita sulla parte destra della Basilica potete vedere la Porta Santa che viene aperta solo durante gli Anni Giubilari. Naturalmente la visita a San Pietro è anche la visita alle Sacre Grotte dove si possono ammirare resti di un mosaico di Giotto del XIII secolo, al Tesoro e alla Sacrestia di San Pietro e la salita in cima alla Cupola da cui ammirare un panorama unico al mondo. E dopo la vista a San Pietro è quasi automatico proseguire la visita ai Musei Vaticani che ospitano una tra le più vaste collezioni d'arte al mondo. I palazzi che ospitano i Musei vaticani furono costruiti nell'epoca rinascimentale per i papi Sisto V, Innocenzo VIII e Giulio II. Le gallerie che collegano Palazzo del Belvedere di Innocenzo VIII agli altri palazzi furono progettati dal Bramante per Giulio II nel 1503. Prima di addentrarci per ammirare le tante collezioni soffermiamoci sull'Atrio dei Quattro Cancelli, l'antico ingresso dei Musei, costruito da Camporese nel 1792 con un edificio coperto a cupola e sul Cortile della Pigna, con la grande pigna in bronzo e la nicchia opera di Pirro Ligorio. Gli altri Cortili dei Musei sono il Cortile Ottagonale interno ai palazzi, costruito nel 1773, il Cortile della Biblioteca e il Cortile del Belvedere. In una delle torri esterne che erano ingressi al palazzo Papa Giulio II fece costruire una scala tanto larga da poter essere percorsa a cavallo in caso di emergenze, e affidò l'incarico al Bramante, ecco il perchè del nome Scala di Bramante, da visitare accanto al Cortile Ottagonale. Un'altra scala estremamente affascinante è la Scala Elicoidale, che conduce ai Musei e che fu progettata da Giuseppe Momo nel 1932. I Musei Vaticani sono decisamente impegnativi per la mole di opere da vedere e quindi è consigliabile decidere a quali settori dedicare le proprie attenzioni. Le varie sezioni sono: Arte Egizia e Assira (Palazzo del Belvedere) dove spicca una immensa statua in granito della Regina Tuja, madre di Ramesse II oltre ad una serie di papiri originali, Arte Etrusca e Preromana (Museo Gregoriano Etrusco) con oggetti provenienti dalla tomba Regolini-Galassi scoperta nella necropoli a Cerveteri nel 1836, Arte Greca e Romana (prevalentemente al museo Pio-Clementino) con moltissime opere tra cui citiamo almeno il Lacoonte scolpito a Rodi e scoperto nella Domus Aurea di Nerone nel 1506, Arte Paleocristiana e Medievale (Museo Pio-Cristiano) con una pala d'altare di Giotto, il Trittico Stafaneschi, risalente al 1300, Arte dal XV al XIX Secolo con la Galleria degli Arazzi dove si trovano arazzi realizzati a Bruxelles su disegni di allievi di Raffaello, la Galleria delle Carte Geografiche affrescata con carte del XV secolo, la Sala dei Dioscuri, la Cappella Privata di papa Niccolò V affrescata dal Beato Angelico tra il 1447 e il 1451 l'Appartamento Borgia affrescato da Pinturicchio, la Pinacoteca con opere di Bellini, Leonardo da Vinci, Tiziano, Guido Reni, Caravaggio e Domenichino e le Stanze di Raffaello , quattro stanze che Raffaello e i suoi collaboratori ridipinsero per Papa Giulio II dal 1508 al 1524, dopo la morte di Raffaello. Sono la Sala di Costanino, dedicata al trionfo del cristianesimo sul paganesimo, la Stanza di Eliodoro dedicata ai miracoli compiuti da Dio a protezione della Chiesa, la Stanza della Segnatura dedicata all'armonia che può regnare fra cultura classica e cultura cristiana nella ricerca della verità e la Stanza dell'Incendio nel Borgo dedicata a scene di vita di Leone X visto che la sala fu terminata durante il suo papato e di altri papi con lo stesso nome. Tra le opere più importanti la Madonna di Foligno e la Trasfugurazione. E terminiamo la visita ai Musei Vaticani con quello che è considerato il suo gioiello più prezioso, e cioè la Cappella Sistina. Il nome deriva da colui che ne ordinò la realizzazione, e cioè papa Sisto IV. Le pareti laterali furono affrescate da Michelangelo, Perugino, Ghirlandaio, Rosselli, Signorelli e Botticelli mentre il Giudizio Universale sulla volta è naturalmente opera di Michelangelo. Finito nel 1541 fu commissionato da Papa Paolo III Farnese e Michelangelo vi lavorò per ben sette anni. Il soggetto dell'opera, i morti che si apprestano al Giudizio Universale appunto fu scelto dal papa per rivendicare l'importanza delle fede nel periodo della Riforma. I volti angosciati delle anime e lo sguardo poco benevolo del Cristo sono la testimonianza delle convinzioni di Michelangelo che solo il dolore può portare alla vera fede. Il suo autoritratto è visibile sulla pelle tenuta in mano da San Bartolomeo mentre il giudice infernale Minosse ha le sembianze di Biagio da Cesena che aveva espresso critiche sulla nudità di alcune figure. Le uniche figure estranee al Vecchio Testamento sono quelle delle Sibille che si diceva avessero profetizzato la nascita di Gesù. E completiamo il trittico di capolavori in zona Vaticano con la visita a Castel Sant'Angelo (Lungotevere Castello) che prende il nome dalla grande statua dell'Angelo posta sulla cima del castello. La sua costruzione risale al 139 d.C come Mausoleo dell'Imperatore Adriano e da allora è stato avamposto delle Mura Aureliane, prigione medievale, residenza dei papi. Nel Cortile d'Onore si trovano ancora le palle di cannone in pietra usate ai tempi in cui il castello era una fortificazione, nei Sotterranei sono visitabili le celle dove venivano rinchiusi i prigionieri e attraverso la Scala di Alessandro che percorre l'intero edificio si sale ai piani superiori dove ammirare la Sala della Giustizia affrescata da Domenico Zaga nel 1545, le Stanze di Clemente VIII con lo stemma della famiglia Aldobrandini, la Sala di Apollo affrescata dagli allievi di Perin del Vaga nel 1548 con scene mitologiche, la Sala Paolina con affreschi di Perin del Vaga e Pellegrino Tibaldi dove si trova uno dei primi trompe l'oeil risalente al 1544, la Sala Rotonda con il calco originale dell'Angelo di Verschaffelt e la Camera del Tesoro dove era probabilmente custodito il corpo di Adriano. Sulla sommità del castello si trova la Terrazza con l'Angelo raffigurante l'arcangelo Michele realizzata nel XVIII secolo dall'artista fiammingo Pieter
Verschaffelt . Un'ultima nota, da Castel Sant'Angelo parte il Corridoio Vaticano, detto anche Passetto, realizzato nelle fortificazioni nel Medioevo come via di fuga. Fu usato nel 1494 da Papa Alessandro VI Borgia durante l'invasione di Roma da parte di Carlo VIII di Francia e da Papa Clemente VII nel 1527 durante il Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi.
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