Da Santa Teresa di Gallura a Stintino Torna a "Sardegna"
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IL PORTALE DI VIDEO INTERVISTE ESCLUSIVE CON I PIU' GRANDI MEDICI ITALIANI PER CONOSCERE LE ULTIME NOVITA' SU PREVENZIONE, SALUTE, BENESSERE, SPORT, ALIMENTAZIONE, NUOVI STRUMENTI DIAGNOSTICI E TERAPIE MIRATE
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Lasciamo le Isole di La Maddalena e di Caprera e torniamo sulla Costa settentrionale della Sardegna per visitare la zona di Santa Teresa di Gallura. Iniziamo da due magnifiche spiagge contigue, e cioè La Licciola Nord e La Licciola Sud separate da uno sperone di roccia. I contrasti cromatici sono dati dal verde della vegetazione, dal colore dell'acqua che va dal turchese al blu cobalto e dalle rocce di granito rosa che orlano la spiaggia e affiorano dal mare come lo scoglio della Colombaia. Alla base del promontorio di Capo Falcone si trova invece La Marmorata formata anch'essa da due spiagge (La Marmorata e La Marmoratina). La parte orientale della spiaggia è quella più selvaggia e quindi preferibile in alta stagione. Spostiamoci ora alla Rena Bianca, a soli 300 metri dal centro di Santa Teresa e quindi sempre molto affollata. La sabbia bianca è venata di rosa per la presenza di frammenti di coralli e il panorama che si gode spazia fino alle Falesie della Corsica. Abbandonando le spiagge per un momento spostiamoci a visitare Capo Testa, dove un sentiero, costellato da massi granitici rosati erosi dagli agenti atmosferici, porta fino al faro. E sul lato Nord di Capo Testa si trova la spiaggetta di Cala Spinosa, protetta da altissime scogliere a strapiombo e massi granitici dalle forme più varie. Molto frequentata dai sub per i suoi fondali incredibilmente trasparenti. E sempre dominata dal promontorio di Capo Testa è la Cala Santa Reparata il cui nome deriva dalla Chiesa che sorge sul litorale. E spostiamoci ora nella zona Rena Majore nel comune di Aglientu per visitare la Rena Majori una spiaggia profonda e vasta (lunga quasi chilometro) che si estende lungo Cala Vall'Alta ed è attraversata dal Rio Cantaru e dal Rio Ciuchesa. Ha una magnifica distesa di dune su cui sbocciano gigli selvatici e cisto, mentre nella parte Sud è costellata di scogli. Il mare ha la caratteristica di mantenersi calmo anche nelle giornate di vento. E sempre nel comune di Aglientu, ma in località Vignola Mare, si trova La Rena Bedda. La prima parte della spiaggia è più attrezzata ed affollata mentre per gli amanti della natura più selvaggia consigliamo di spingersi verso la foce del Rio Vignola, che sfocia fra le rocce e gli speroni ricoperti di vegetazione. Il tratto di spiaggia successivo scorre sotto la Torre, visitabile, costruita nel 1572, mentre più avanti ancora si trova la Chiesetta di San Silvestro protettore dei pescatori e dei marinai galluresi. A Portobello di Gallura invece si trova a spiaggia Agnata - Portobello al Mare, pittoresca nei suoi colori bianco e rosato con cespugli colorati e rocce erose dal vento e un mare azzurrissimo. Il sentiero di accesso è molto suggestivo visto che corre, all'ombra, tra due file di muretti a secco. E spostandoci nel comune Trinità d'Agultu- Vignola si trova la Cala Sarraina (Cala Saracena) una piccola spiaggia di sabbia rosata particolarmente amata dagli amanti di immersioni e pesca subacquea. Seguendo il sentiero che parte sulla destra della spiaggia si può raggiungere uno stagno con bellissime ninfee. Proseguendo il nostro itinerario alla scoperta delle più belle spiagge della Sardegna del Nord non possiamo che arrivare in Costa Paradiso e scendere a vedere la piccola spiaggia Li Cossi una tra le più famose della Sardegna. Il sentiero che conduce a questa mezzaluna di sabbia finissima è a picco sul mare e consente di godere di un panorama unico. Le alte scogliere rossastre che la circondano a strapiombo sul mare ne fanno uno scenario raccolto e riparato e l'acqua di un verde incredibile è trasparente e limpida. Alle spalle si trova un piccolo stagno formato dal Rio Li Cossi che dà anche il nome alla spiaggia. Spostandoci ancora lungo la costa facciamo una sosta in località Badesi Mare per una passeggiata sulla spiaggia Li Mindi, selvaggia e solitaria da cui godere del panorama dell'Asinara e della costa che va da Castelsardo fino all'isola Rossa. Per chi invece ama le spiagge più attrezzate sempre a Badesi mare si trova la spiaggia Li Junchi con sabbia bianca e mare azzurro, molto amata anche da chi pratica surf. Un ambiente naturalistico molto particolare è quello che si trova in località Marina di San Pietro, nella Spiaggia San Pietro, caratterizzata dalla foce-laguna del fiume Coghinas che corre parallelo alla costa per circa tre chilometri. La sabbia è delimitata da pini ed eucalipti ed abitata da uccelli lacustri. Il contrasto fra la sabbia bianchissima, l'azzurro del mare ed il verde del fiume è da non perdere. Il piccolo borgo medievale di Castelsardo offre spiagge piuttosto piccole e affollate, la più interessante delle quali è Lo Scoglio di Pedraladda, un lungo piatto scoglio che si allunga nel mare color smeraldo limpidissimo e profondissimo, molto amato da chi fa tuffi e snorkeling. Spostandoci verso Sassari in località Platamona vi è la Spiaggia di Platamona, molto ampia e lunga, ben attrezzata nella prima parte, più interessante da un punto di vista naturalistico dopo la Torre di Abbacurrente con lo stagno di acqua dolce di Platamona, alimentato dal Rio Buddi Buddi dove crescono piante rare e nidificano germani e aironi bianchi. A pochi chilometri da qui merita una visita il Santuario Preistorico di Monte d'Accoddi, uno tra i più importanti monumenti archeologici della Sardegna. Arriviamo ora in località Balai dove si trova l'omonima Spiaggia di Balai, nelle immediate vicinanze di Porto Torres delimitata da aspre rocce calcaree erose dagli agenti atmosferici con il mare che assume colorazioni che vanno dal verde all'azzurro a seconda dei fondali, che sono sia sabbiosi sia ricchi di scogli ricoperti da alghe. Arroccata sugli scogli che la delimitano ad Ovest detti Rocca Manna si trova la Chiesa di San Gavino a Mare. E sempre a Porto Torres si trova lo Scoglio Lungo, una spiaggia posta al limite orientale del porto. Proseguendo sul lungo mare di Porto Torres sulla sinistra, si raggiunge una scogliera, a tratti praticabile, per godere di un magnifico scenario naturale sul mare. E arriviamo così alla zona di Stintino dove si trovano località di grande fascino. Iniziamo da Capo Falcone che costituisce la propaggine finale della penisola di Stintino. Il promontorio, costituito da formazioni rocciose di scisto, è coperto da una macchia mediterranea che ospita rari esemplari di falco pellegrino. Per ammirare il panorama dall'alto arrivate fino alla bianca Torre Merlata del Falcone del 1537 da cui ammirare l'Isola Piana, l'Asinara, Capo Caccia e Castelsardo. Da notare la bellezza del contrasto fra la costa ovest e quella est: ad ovest si trovano alte scogliere a strapiombo sul cosiddetto "mare di fuori", profondo, blu scuro, battuto dai venti,ad est invece si trova la stupenda rada dei Fornelli, tra l'Isola Piana e l'Asinara con la bellezza tranquilla del "mare di dentro" con acque turchesi e spiagge candide. E veniamo alle due spagge più famose di Stintino, La Pelosa e La Pelosetta. La Pelosa è una tra le più belle spiagge della Sardegna, con una sabbia bianchissima e impalpabile e le acque di un incredibile color turchese, sempre calme perchè protette da Capo Falcone. Nel panorama che comprende le Isole Piana e Asinara spicca il piccolo isolotto della Pelosa dominato dalla Torre Aragonese eretta nel 1758. Se potete andate a visitare questa spettacolare spiaggia fuori stagione perchè nei mesi estivi l'affollamento è davvero incredibile. La Pelosetta è attigua alla Pelosa e gode dello stesso panorama mozzafiato ed è chiusa a Nord dal profilo di capo Falcone. Spostiamoci ora in una caletta molto più tranquilla, e cioè Punta Negra. Racchiusa da scogliere e incorniciata da cespugli di macchia mediterranea ha una spiaggia candida, alberi fin sulla riva e il colore del mare è sempre quello incedibile della Pelosa. E raggiungiamo ora Cala Lupo con piccole calette rocciose e acque basse e trasparenti, due basse scogliere e macchia mediterranea tutto intorno, ideale per il relax. Sempre nella zona di Stintino si trova Tanca Manna, una scogliera orlata di vegetazione in cui si aprono piccole spiaggette molto suggestive con acqua estremamente trasparente. Un altro luogo paradisiaco per gli amanti della natura più selvaggia è Cala Coscia di Donna, una caletta di appena 100 metri, chiusa tra rocce e scogli e fondali straordinari. E spostandoci in località Saline (Porto d'Erice) ammiriamo la spiaggia Pazzona, con delle dune sabbiose ricoperte da vegetazione a ciuffi e uno stagno sul retro delle dune dove si trovano rare specie di uccelli che vengono qui a nidificare. Arriviamo così in località Palmadula dove si trova Porto Palmas, una suggestiva caletta di circa 200 metri chiusa da basse scogliere e situata nel parco geominerario di Argentiera. Percorrendo una stradina sterrata in salita che parte dal parcheggio della spiaggia si raggiungono le magnifiche Cala Marini Netti e Cala Trincata. Spostandoci in località Argentiera non si può non scendere a visitare a Cala dell'Argentiera - Cala della Frana una spiaggia ricca di minerali circondata da alte scogliere scure, suggestiva soprattutto per la presenza degli edifici fantasma della miniera dell'Argentiera. E visitiamo anche Porto Ferro, una profonda insenatura molto scenografica circondata da una natura selvaggia orlata da una pineta che si estende fino al Lago Baratz, l'unico lago naturale della Sardegna. E in località Porticciolo si trova la Cala di Porticciolo, piccola insenatura molto panoramica raggiungibile attraverso un ripido sentiero che si sviluppa sotto la seicentesca Torre di avvistamento di Porticciolo. Immancabile in zona un'escursione a Capo Caccia da cui si gode di un panorama unica dal Belvedere Foradada con scogliere a picco sul mare e il profilo della Isoletta di Foradada chiamata così perchè attraversata da una grotta naturale detta grotta dei Palombi. Tra le rocce della Punta Cristallo nidificano grifoni, gabbiani corsi, cormorani e corvi imperiali. E alla base dell'imponente promontorio di Capo Caccia si apre la Grotta di Nettuno con la Scala del Capriolo. La grotta si snoda per 2500 metri ed è considerata la più bella della Sardegna. Nel vestibolo si trova la famosa stalagmite detta "acquasantiera" perchè presenta delle piccole cavità dove si raccoglie l'acqua dolce. Ampie sale ricche di concrezioni si susseguono fino alla Tribuna della Musica affacciata sul Lago Lamarmora, uno tra i più grandi laghi salati d'Europa. Per visitare la grotta si deve percorrere la famosa "Escala del Cabirol" formata da ben 656 gradini, ma si può anche arrivare via mare con dei barconi che partono da Alghero, o da Tramariglio o da Cala Dragunara. Ed è proprio con queste due ultime località che terminiamo la nostra visita alla costa Nord della Sardegna. Cominciamo con Cala Dragunara, piccola insenatura naturale ricca di grotte come la Grotta della Medusa o quella dell'Inghiottitoio, molto amata dai sub. E terminiamo in località Porto di Tramariglio con la Spiaggia del Tramariglio che si trova nell'ultimo tratto ovest della Baia di Porto Conte ed è sovrastata dalla cinquecentesca torre spagnola in pietra calcarea. Alle spalle della spiaggia si trova l'ampia foresta demaniale di Porto Conte , con un'oasi di ripopolamento faunistico chiamato le Prigionette (ma anche più comunemente Arca di Noè). Qui si trovano daini, cervi sardi, donnole, mufloni e cavallini della Giara.
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