San Pietroburgo
San Pietroburgo è la città del sogno divenuto realtà, un progetto che lo zar Pietro I volle realizzare ispirandosi alle città europee da lui visitate e sorto in una zona paludosa in riva al Baltico completamente deserta. Relativamente recente, fu fondata nel 1703 infatti, ha un immenso numero di canali, e i palazzi, colorati al limite dell’improbabile rispecchiano la smania di grandezza dello Zar che volle costruire la più grande città europea in Russia. La prima costruzione ad essere effettuata fu la Fortezza dei santi Pietro e Paolo la cui costruzione lo Zar volle seguire così da vicino da farsi costruire una piccola dimora proprio di fronte. Naturalmente la grandiosità di San Pietroburgo è data dalle immense Chiese, dai palazzi sontuosi e, dal lunghissimo ed affollatissimo viale che la attraversa, la Prospettiva Nevskij e sopra ad ogni altra cosa dal Museo dell’Hermitage, che ospita una tra le più vaste e prestigiose collezioni d’arte al mondo.
Vi portiamo ora alla scoperta di ciò che proprio non potete mancare di visitare a San Pietroburgo. |
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Palazzi Storici:
Biblioteca di Stato (Prospettiva Nevskij angolo Sadovaja) magnifico palazzo con un colonnato a semicerchio, fu finita di costruire ai primi dell’Ottocento e successivamente ne fu modificato l’orientamento per far sì che l’affaccio fosse su piazza Ostrosvkogo. Vi sono raccolti più di 20 milioni di libri tra cui la biblioteca di Voltaire acquistata da Caterina II. Castello degli Ingegneri (Sadovaja) costruito alla fine del settecento doveva essere la dimora, più che fortificata da ponti levatoi e passaggi segreti , del figlio di Caterina II, Paolo I, che però proprio qui fu ucciso dai propri cortigiani. Successivamente ha ospitato l’Accademia del Genio Militare dove studiò nel 1837, con poco entusiasmo e abbandonando quasi subito, Dostoevskij. Ospita oggi un gran numero di ritratti e periodicamente vi si svolgono mostre. Istituto-Monastero Smol’ny (Ploshchad Proletarskoj Dikataturi)un magnifico complesso che sorge sulle rive del fiume Neva e svetta bianco nel panorama. Costruito su ordine della figlia di Pietro il Grande Elisabetta Petrovna fu destinato ad ospitare le ragazze orfane. Il progetto fu abbandonato alla morte di Elisabetta e trasformato da Caterina II in scuola per ragazze aristocratiche. Negli anni il complesso si è arricchito di altri edifici vicini e oggi ospita alcune sedi dell’Università. Palazzo Belosel’skij – Belozerskij (Prospettiva Nevskij) uno tra gli edifici più singolari ed eccentrici di San Pietroburgo, fu costruito nel 1848 dal’architetto Andreij Stakenschneider modificando un edificio neoclassico. All’interno si trova un magnifico teatro. Palazzo Jusupov (Naberrzhnaja reki Mayki)) che nel Settecento era la dimora dei principi Jusupov, si apre davanti alla nostra vista con un portico a sei colonne. Negli interni, tutti riccamente arredati c’è anche un teatro e la sala dove Rasputin fu ucciso, in ricordo del quale nella sala da pranzo si trova una statua di cera di fronte a quella del principe Jusupov. La figura di Rasputin è estremamente controversa, suggeritore occulto dello zar Nicola II, guaritore e prete, fu assassinato da un gruppo di aristocratici fra cui appunto il Principe Jusupov. Anche la storia della sua morte è incredibile perché dopo averlo avvelenato e aver visto che Rasputin non era morto provarono a sparargli, ma visto che anche questo tentativo fallì lo gettarono nella Neva. Quando il cadavere fu rinvenuto intatto fu deciso di farlo imbalsamare. Durante la rivoluzione del 1917 il suo corpo fu dato alle fiamme. Palazzo Menshikov (Universitetskaja naberezhnaja) si trova sull’isola Vasil’evskij e fu eretto attorno al 1710, primo edificio in quel periodo per la cui costruzione fu usata la pietra. Il progetto fu degli architetti Giovanni Maria Fontana e Gottfried Schadel che ne fecero un palazzo ricco di stucchi e arredi per ricevere gli ospiti stranieri. Fu la residenza del primo governatore di San Pietroburgo ed oggi vi si può visitare una vasta collezione di opere russe del primo Settecento. Palazzo Stroganov (Prospettiva Nevskij) è uno tra gli edifici più antichi che affacciano sulla Nevskij. Costruito intorno al 1750 su progetto dell’architetto Bartolomeo Francesco Rastrelli ha una facciata in stile barocco con colonne, cariatidi e stucchi dorati. Gli interni sono invece opera di Andrej Voronichin e risalgono alla fine del Settecento. La storia dell’architetto Voronichin ha dell’incredibile per l’epoca, nato in schiavitù riuscì infatti ad affrancarsi e il suo padrone di casa supportò i suoi lavori. Ospita oggi una parte della colezione del Museo Russo. Palazzo di Tauride (Shpalemaja) costruito per volere di Caterina II per celebrare la vittoria di Crimea del suo amante, Grigorij Potemkin. Il progetto fu affidato all’architetto Igor Startov, il palazzo vide la luce nel 1789 e fu sede di feste e ricevimenti fino alla morte di Caterina II quando il figlio di lei Paolo II lo trasformò in caserma. Il palazzo oggi è sede di uffici pubblici e quindi non è visitabile, ma si possono ammirare i giardini Tavriceskij Sa con piante rare custodite in serra. Teatro Mariinskij (Teatralnaja ploshchad) costruito nel 1860 dall’architetto Albert Kavos e noto negli anni dell’epoca sovietica con il nome di Teatro Kirov. Ospita l’Accademia della Danza e l’Opera e qui debuttarono artisti come Nureyev. La facciata è neorinascimentale mentre l’auditorium interamente in oro e azzurro è arricchito da colonne e cherubini e un soffitto affrescato con giovani ragazze e cupidi. Cattedrali e Chiese: Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Petropavloskaja krepost) fu costruita sull’isola della Neva dove iniziò lo sviluppo della città. Il progetto è dell’architetto Domenico Trezzini e il suo campanile alto più di 120 metri e su cui svetta una cuspide dorata è ben visibile da quasi ogni punto della città. L’interno è in stile barocco, grandi stucchi dorati e soffitti affrescati che arricchiscono le tre navate. Sono ospitate qui anche le 32 tombe della dinastia Romanov, tra cui quella di Pietro il Grande, fondatore di San Pietroburgo. Cattedrale della Resurrezione (Ploshchad Proletarskoj Diktaturi) la cui costruzione fu iniziata nel 1748 su ordine della figlia di Pietro il Grande su progetto dell’architetto Bartolomeo Francesco Rastrelli e terminata dopo più di un secolo da Vasilij Stasov. Lo stile di questa grande chiesa tutta bianca e celeste è barocco e anche gli interni sono riccamente decorati. Una particolarità, vista la sua ottima acustica, è spesso usata per dei concerti. Cattedrale di Nostra Signora di Kazan’ (Kazankaja ploshchad) fu costruita a partire dal 1801 per volere di Paolo I che volle che tutto ciò che riguardava la Chiesa, dall’architetto – Andrej Voronichin - agli operai, ai materiali provenisse dall’Impero. Il progetto fu ispirato a quello della Basilica di San Pietro a Roma e sulla facciata si trova la riproduzione esatta della Porta del Paradiso del battistero di Firenze. All’interno le colonne in granito rosa, i pavimenti a mosaico e le altre decorazioni ne fanno un gioiello unico, anche se la maggiore attrazione resta l’Icona della Madonna di Kazan’ istoriata di brillanti rubini e diamanti. Cattedrale di San Nicola (Nikolskaja ploshchad) fu eretta nei dintorni dell’Ammiragliato per i marinai che vivevano lì nel 1760 su progetto di un allievo dell’architetto Rastrelli - che tante opere ha realizzato a San Pietroburgo - Savva Chevakinskij in stile barocco. Ha ben cinque cupole dorate e sulla facciata trovano posto delle colonne corinzie. Cattedrale di Sant’Isacco (Isaakievskaja ploshchad) è la più grande fra le Chiede di San Pietroburgo e fu costruita a partire dal 1819 su volere dello zar Alessandro I che affidò il progetto ad Auguste Montferrand. L'aspetto definitivo della Chiesa si ispirò alla Basilica di San Pietro di Roma, al Pantheron di Parigi e alla Cattedrale di Saint Paul a Londra e il peso finale della Chiesa (qualcosa come 300.000 tonnellate) costrinse a rinforzare la zona paludosa con 24.000 tronchi d’albero. Ha un’immensa cupola dorata e all’interno si può ammirare la volta con affreschi di Karl Brjullov. Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato (Kanjushennaja plashchad) detta anche Chiesa della Resurrezione fu costruita su ordine di Alessandro III fra la fine del 1880 e i primi del 1890 che affidò il progetto all’architetto Alfred Parland. Il Sangue versato del nome della Chiesa quello dello zar Alessandro II che in questa area fu ucciso. L’impatto di oro e mosaici colorati delle cinque cupole è davvero unico e anche le facciate e l’interno sono un trionfo di decorazioni, colori e mosaici realizzati dal Laboratorio Frolov. Vi ha sede il Museo dei Mosaici. Convento Aleksander Nevskij (Aleksandra Nevskova ploshchad) fu costruito nel 1710 su ordine di Pietro il Grande per celebrare la vittoria del principe di Novgorod sugli svedesi avvenuta nel 1240. Nel suo complesso trovano posto ben sette Chiese e quattro cimiteri tra cui il cimitero di San Lazzaro dove riposano personaggi come Dostoevskij e Ciajkovskij. I Grandi Edifici dell’epoca di Pietro il Grande: Ammiragliato (Admiraltejskaja naberezhnaja) è affacciato sulla Neva e fu costruito nel 1704 come sede dell’Ammiragliato appunto e voluto da Pietro I data la sua passione per la marina. Qualche anno dopo fu affiancato dalla Torre del’Orologio. Dopo che un incendio lo distrusse quasi completamene agli inizi del 1800 fu ristrutturato e la guglia della torre svetta ora con una bandiera su cui è raffigurata una imbarcazione russa. Le due facciate sono arricchite da statue e colonne e all’interno si trova un grande giardino con fontane e statue. Casetta di Pietro il Grande (Petrogradskaja nabereshnaja) costruita cosicché Pietro potesse seguire lo sviluppo della città da lui fortemente voluta. L’originale era in legno dipinto e fu eretta in soli tre giorni, ma quella che si vede oggi è una copia al cui interno sono però custoditi gli arredi dell’epoca di Pietro. Fortezza dei Santi Pietro e Paolo (Gorkovskaja) fu, nel 1703, la prima costruzione ad essere iniziata su una piccola isola e costituiva un edificio di difesa sul Mar Baltico. Nel 1740 fu ricostruita in pietra e successivamente riconvertita in un carcere dove furono rinchiusi fra gli altri Dovstoevskij. All’interno del complesso si trova la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo con le tombe degli zar. Palazzo d’Inverno (Dvortsovaja naberezhnaja) il più grande edificio di San Pietroburgo si affaccia sulla Neva ed ospita il Museo dell’Hermitage. La costruzione iniziò nel 1732 su progetto di Bartolomeo Carlo Restrelli e del figlio Bartolomeo Francesco. E’ stato la residenza imperiale per oltre due secoli e la reggia imperiale è un capolavoro. Fu ristrutturato, ricostruito e anche innalzato varie volte e l’immenso palazzo conta oggi più di mille stanze riccamente decorate con stucchi, oro, arredi preziosi e magnifici lampadari. Fra le sale più importanti la Sala degli Stemmi dove si svolgevano i grandi balli di corte, la Sala del Padiglione, la Sala di Malachite dove furono impiegate due tonnellate di pietra e la Sala del Trono con un trono d’argento in memoria di Pietro il Grande. Palazzo e Giardino d’Estate (Dvortsovaja naberezhnaja) fu costruito come residenza estiva dello zar e la sua costruzione fu affidata all’architetto Domenico Trezzini e terminata da Andreas Schluter. E’ in stile barocco olandese. Il magnifico giardino che lo circonda fu inondato dalla Neva nel 1777 e ospita la Casetta del Thè, la Casetta del Caffè progettate da Carlo Rossi nel 1826. La cancellata dorata che circonda il parco ha uno stile venato di classicismo. Piazza del Palazzo (Dvorcovaja Ploshchad) opera di Carlo Rossi e centro nevralgico di San Pietroburgo visto che sulla piazza si affacciano il complesso dell’Hermitage, il Palazzo dello Stato Maggiore, l’Ammiragliato, e l’ex palazzo di Stato Maggiore della Guardia dove Lenin si trovava durante la rivoluzione d’ottobre. Le due grandi ali dell’edificio si congiungono in un Arco di Trionfo dedicato alla vittoria su Napoleone nel 1812. Al centro della Piazza di trova la Colonna di Alessandro eretta nel 1834 ed alta quasi 48 metri. Piazze e Strade: Piazza del Fieno (Sennaja Ploshchad) nacque del 1736 per il commercio del fieno. Abitata da commercianti ospitava il Monastero di Vjazemskij con bische osterie e bordelli. In questa zona Dostoevskij ambientò Delitto e Castigo. Piazza delle Arti (Iskusstv Ploshchad) fu progettata da Carlo Rossi ai primi dell’Ottocento e restaurata dopo la seconda guerra mondiale. Al centro si trova il monumento a Puskin, opera di Anikushin. Anima culturale della città sulla piazza si affacciano il Museo Russo e il Palazzo della Nobiltà dove si svolgono i concerti della Filarmonica di Stato. Piazza della Borsa (Birzhevaja Ploshchad)si affaccia sulla Neva e da qui si possono ammirare la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo e l’Ammiragliato. E’ sede della Birzha, l’antica Borsa costruita nel 1781 e restaurata nel 1810 in stile neoclassico con una quarantina di colonne doriche che affacciano sul mare. Piazza Sant’Isacco (Isaakievskaja Ploshchad) dove sorge l’omonima Chiesa fu costruita durante il regno di Nicola I e infatti la sua statua si trova al centro della piazza., circondata da figure che rappresentano la Fede, la Giustizia, la Saggezza e la Potenza. Sulla piazza si affaccia anche il Manezh, una costruzione neoclassica destinata al maneggio del reggimento delle guardie a cavallo, e casa Mjatlev della famiglia omonima che fu sede dell’Istituto Statale di Cultura Artistica. Prospettiva Nevskij (Nevskij Prospekt) arteria nevralgica della città va dall’Ammiragliato al Monastero Nevskij , è lunga quasi 5 chilometri su cui affacciano Chiese, Palazzi d’epoca, ponti e piazze ed è sempre affollatissima. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre fu chiamata “Corso 25 Ottobre” fino alla Seconda Guerra Mondiale. Nella parte che va dall’Ammiragliato al Canale Griboedov si trovano le costruzioni più prestigiose come Palazzo Stroganov , la Cattedrale di Nostra Signora di Kazan’ e la Casa del Libro, nella parte che va dal Canale alla Fontanka si trovano i grandi centri commerciali. Via dei Milionari (Millionnaja Ulica) prende il nome dai nobili che abitavano in questa via nei dintorni del Palazzo d’Inverno. Tra i grandi palazzi la residenza del granduca Vladimir Aleksandrovic, oggi la Casa degli Scienziati, il palazzo del Granduca Michail Nicolaevic e la casa di Honoré de Balzac. Via Rossi (Zodchevo Rossi Ulica) dedicata all’architetto italiano Carlo Rossi è considerata per la sua perfezione geometrica una fra le più belle della città. E’ larga 22 metri, fiancheggiata da 2 edifici alti 22 metri e lunghi 220 metri. Vi ha sede la scuola di ballo Vaganovskaja dove studiarono Nurejev e Baryshnikov, e il Museo della Storia del Teatro con la riproduzione di famose scenografie. Ponti, Isole, Canali: Canale Griboedov (Kanal Griboedova) Collega Piazza Rapina con il Giardino Michajlovkij e su questo stretto canale, sotto cui scorre l’acqua dei ruscelli Krivushka e Gluhoj , si affacciano la Chiesa dell Resurrezione, il giardino Michajlovskij, Piazza del Fieno e Piazza delle Arti. Fiume Fontnka (Reka Fontanka) su cui si trovano il Castello degli Ingengeri, la Chiesa di Pantalemone e il Palazzo Sheremetev con il Museo Statale del Teatro e della Musica. Fiume Neva (Reka Neva) fiume principale e simbolo di San Pietroburgo su cui sorgono varie isole e su cui affacciano i più prestigiosi edifici della città. Ghiacciato d’inverno è d’estate palcoscenico della mitiche notti bianche, le giornate a cavallo del 21 giugno in cui il sole scendendo appena sotto l’orizzonte (sette gradi ) dona alla città e ai palazzi una colorazione bianco rosata. Isola Elagin (Ostrov elagin) una delle tante isole sulla Neva, la più piccola in questo caso, fu residenza privata del maresciallo di corte Ivan P. Elagin che la dotò di un parco immenso con piante rare e giardini all’inglese. Fu acquistata dallo zar Alessandro I nel 1817 che vi fece costruire un palazzo neoclassico per la madre. Sempre sull’Isola si trovano il Teatro di Musica e il Grande Teatro d’Estate. Magnifico il panorama che si gode da un’ampia terrazza. Isola Vasil’evskij (Ostrov Vasil’evskij) è invece la più grande delle isole sulla Neva che avrebbe dovuto divenire il centro culturale di San Pietroburgo se le condizioni del terreno non lo avessero impedito. Vi si trovano comunque dei magnifici edifici. Ponte Anichkov (Anichkov Most) famoso per le sculture in bronzo raffiguranti dei cavalli selvaggi che vengono domati, opera di Petr Klodt. Ponte dei Baci (Pozeluj Most) regala magnifici panorami sulla città. Il nome è dovuto al fatto che qui vicino sorgeva la caserma della Marina e i marinai in libera uscita incontravano sul ponte le loro fidanzate. Ponte del Luogotenente Shmidt (Lejtenanta Shmidta Most) primo ponte fisso di San Pietroburgo è ornato con cavalli marini e tridenti. Il ponte fu citato in Delitto e Castigo da Dostoevskij per la bellissima veduta sulla città. Musei: Hermitage (Dvortsovaja naberezhnaja) è forse il più prestigioso museo al mondo per la bellezza dell’ambientazione nel Palazzo d’Inverno e per la vastità delle collezioni. Si è stimato che per visitarlo integralmente una settimana non sarebbe sufficiente. Si valuta che vi siano esposti qualcosa come 3 milioni di pezzi divisi nelle varie sezioni tra cui la Cultura e Arte dell’Oriente, le Culture Primitive, la Cultura e Arte del Mondo Antico, la Cultura Russa, la Numismatica e le due sezioni dedicate all’Arte dell’Europa Occidentale con i capolavori di Canaletto, Leonardo, Raffaello, Caravaggio, Rembrandt, Velasquez, Rubens, Goya, Vermeer, Van Gogh, Renoir, Monet, Sisley, Degas, Magritte e Matisse con ben 37 opere. Museo Russo (Inzhhenemaja ulica) con collezioni di arte antica, dei Secoli XVIII , XIX e XX è situato nel Palazzo Michailovskij in stile neoclassico, progettato come tanti altri edifici a San Pietroburgo, da Carlo Rossi. Laboratorio di Pavlov (Akademika Pavlova ulica) dove è ricostruito il laboratorio dove Pavlov visse e studiò la teoria dei riflessi condizionati che lo portò a vincere il Premio Nobel. Nel cortile si trova un monumento che raffigura un cane visto che tutti gli esperimenti di Pavlov si svolsero con i cani appunto. Casa Museo di Dovstoevskij (Kuznechny pereulak) dove lo scrittore visse gli ultimi ani della sua vita e dove scrisse I Fratelli Karamazov. Tutto è stato ricostruito nei minimi dettagli, perfino l'ultima ricetta del medico è presente sullo scrittoio. Casa Museo di Puskin (Naberezhnaja reki Majli) dove il poeta visse fino al giorno in cui fu ucciso in duello. Nella biblioteca, oltre i suoi oggetti come il calamaio e il tagliacarte, vi è una vastissima libreria con più di 4000 volumi. I Grandi Palazzi fuori San Pietroburgo: Peterhof Costruito su più di 1000 ettari ha un immenso giardino ornato da 100 sculture, fontane impetuose e cascate. Il complesso è formato da circa trenta edifici e nel Palazzo Grande, completamente trasformato nella seconda metà del Settecento su progetto dell'architetto Bartolomeo Rastrelli, la ricchezza degli arredi e degli stucchi è pari solo a quella di Versailles. Le sale principali sono la Sala del Trono con i ritratti della famiglia imperiale russa e la Sala da Ballo realizzata in stile barocco russo con numerosi specchi che moltiplicano ed amplificano le dimensioni della sala. Nell'ala Est del palazzo si trova la Cappella Imperiale mentre nella parte Ovest si trova l'Aquila Imperiale che ha tre teste cosi che da ogni punto si possa vedere l'aquila bicipite. Zarskoje Selò e cioè Villaggio dello Zar era la residenza estiva preferita dalle zarine di Russia, Elisabetta Petrovna e Caterina la Grande su tutte. La lunga facciata, più di 300 metri, dà subito l‘idea della grandiosità e della ricchezza di questo palazzo ricco di sculture, decorazioni, stucchi d’oro e specchi. La sala principale è la Grande Sala del Trono di 846 metri quadri con grandissime finestre, specchi, e un magnifico soffitto affrescato. Molto bella anche la Sala dei Quadri, una galleria ricca di ritratti disposti in maniera simmetrica rispetto al centro. Ma il capolavoro del palazzo è la Sala d’Ambra, la cui costruzione iniziò nel 1717 quando il Re di Prussia Federico Guglielmo I donò a Pietro I dei grandi pannelli d’ambra con cui furono costruiti gli intarsi, i mosaici e le decorazioni che ricoprono completamente la sala. Il parco si estende su ben 100 ettari ed è arricchito da padiglioni, laghi, stagni e dalla Galleria di Cameron un fabbricato dalla cui terrazza si può ammirare la bellezza del parco. |
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