Normandia
Itinerario 7 - Seine Maritime/Eure
La visita alla Seine Maritime prosegue oggi con delle tappe completamente diverse fra loro, partiremo infatti dalla visita a Rouen, città grande e ricca di storia, proseguiremo con Lyons la Foret , piccolo borgo e termineremo a Giverny dove il giardino ideato da Monet è l’attrazione principale.
La visita di ROUEN non può che iniziare dalla Cattedrale de Notre-Dame, una tra le cattedrali gotiche più belle di Francia, ritratta da Monet in una serie di famosissimi dipinti, inseriti nel Ciclo delle Cattedrali, che vanta più di cinquanta opere. La costruzione fu iniziata nel 1145. E ‘ imponente eppure slanciata, le guglie intarsiate sono uno spettacolo unico e la sua Tour- Lanterne ha la guglia più alta di tutta la Francia con i suoi 151 metri dal suolo. Sul portale centrale sono decorate alcune scene della vita di Maria e gli archi rampanti da cui sporgono i gargoilles sono davvero magnifici. Famosa la leggenda della Tour de Beurre, che deve il suo nome al fatto che fu edificata con le elargizioni dei membri della congregazione che mangiavano il burro anche in Quaresima. L’interno ha pianta a croce latina con tre navate e alcune delle bellissime vetrate risalgono addirittura al XIII secolo.
Proseguiamo la visita del centro storico di Rouen percorrendo le vie della Città Vecchia dove si trovano ben 2000 case caratteristiche in legno e muratura. Alcune delle travi sono quelle originali e l’effetto di queste abitazioni è cromaticamente straordinario. Percorriamo Rue du Gros Horloge, la via principale dove ammirare appunto il Grande Orologio posto su una torretta e decorato in oro con bellissime statue in marmo a fare da cornice. Rue du Gros Horloge, animata e piena di negozi, ci conduce fino alla Place de Vieux Marché dove nel 1431 fu messa al rogo Giovanna d’Arco. Nel luogo dell’esecuzione sorge la Eglise Jean d’Arc con le vetrate istoriate del XVI secolo. Anche la piazza è un centro nevralgico della città con ristoranti e locali e il vecchio mercato, da cui prende appunto il nome. Proseguiamo la passeggiata e raggiungiamo Il Palais de Justice, distrutto durante la guerra e restaurato con grande cura per mantenere lo stile gotico, il cui cortile è un trionfo di guglie e statue. Sempre nel centro storico passiamo a visitare l’Aitre di St. Macon, un insieme di costruzioni, oggi sede dell’Accademia di Belle Arti, una volta cimitero delle vittime della peste e completamente decorato con teschi, tibie, oggetti per la sepoltura e clessidre. Dopo questa singolare visita ripassiamo davanti alla Cattedrale prima di ripartire e ci fermiamo ad ascoltare dei musicisti che nella piazza posteriore si esibiscono in musiche locali. Seduta nei locali della piazza la gente si gode il doppio spettacolo, della musica e delle guglie imponenti. Ripartiamo da Rouen con tante emozioni dentro, perché l’arte e la storia si intrecciano profondamente nel cuore di questa antichissima città che oggi ospita più di centomila abitanti ma riesce ugualmente a far rivivere il suo spirito medievale. La tappa successiva è a LYONS LA FORET, a circa 35 chilometri da Rouen, nel dipartimento dell’Eure, un villaggio pittoresco di neanche 800 abitanti, dove la piazza principale, con un grande edificio di singolare architettura, è piccola e graziosa, elegante nei locali e con una magnifica foresta nei dintorni dove , avendo tempo di fermarsi qualche giorno, si possono effettuare magnifiche escursioni su sentieri immersi nel verde. Noi abbiamo tempo solo di percorrere un tratto di quello che conduce all’Abbaye e abbiamo la fortuna di incontrare due giovani daini che prima di correre a rifugiarsi nel fitto del bosco si fermano qualche istante a scrutarci incuriositi regalandoci una grande emozione. Siamo ora diretti a GIVERNY, a 50 chilometri a Sud di Lyons la Foret, anche questo nel dipartimento dell’Eure. Noto a tutti gli appassionati d’arte e soprattutto dell’Impressionismo francese come il luogo dove si rifugiò Monet, è meta di più di 500.000 visitatori ogni anno. La Fondation Claude Monet ha permesso di realizzare un percorso di visita che ci fa letteralmente entrare nelle tele del grande maestro che progettò personalmente questo magnifico giardino dopo aver acquistato la proprietà nel 1883, che fece realizzare con amore e pazienza e dove visse fino alla sua morte nel 1926. Al centro della proprietà si trova la casa museo, dove si possono ammirare le varie stanze e alcune riproduzioni dei quadri del maestro. Tutto intorno si estende il primo dei due giardini che costituiscono l’insieme del progetto, e cioè “La Clos Normande” . Costituita da vialetti geometri dove aiuole stracolme di fiori riempiono lo sguardo di colori, è lo spettacolare scenario che godeva Monet dalle finestre della sua casa. Sono qui coltivati i fiori più semplici, le margherite, le rose, tulipani, ma anche specie più rare, curate con passione dai tanti giardinieri che sono costantemente all’opera. Attraverso un piccolo sottopassaggio si raggiunge “Le Nynphee”, il giardino di stile orientale con il famoso ponte in legno tante volte dipinto, con il laghetto e le magnifiche ninfee che hanno ispirato capolavori assoluti. La struttura orientale del giardino fu fortemente voluta da Monet che per costruire quest’angolo di armonia ed eleganza fece deviare il ruscello Ru per permettere di creare il laghetto dove coltivare le ninfee. L’avversione dei vicini e dei concittadini fu feroce, temevano infatti che quelle strane piante avrebbero finito con l’avvelenare l’acqua. Fortunatamente Monet tenne duro e così oggi possiamo ammirare le sue tele dedicate a quelle strane piante e un giardino che è davvero un regalo per gli occhi e per il cuore. Ogni ponticello di legno con il pergolato di glicine a coprirlo è lo scenario perfetto per foto romantiche o artistiche, ogni pianta è un trionfo di colori , ogni riflesso del sole sull’acqua lascia senza fiato. La visita dei due giardini è un’esperienza davvero profonda, per gli amanti dell’arte come per gli amanti della natura che possono trovare concentrate qui specie così diverse fra loro che raramente si vedono altrove. |
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